• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

BORRO, Luigi

di Luigi Menegazzi - Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 13 (1971)
  • Condividi

BORRO, Luigi

Luigi Menegazzi

Scultore e pittore, nacque a Ceneda (Treviso) il 29 luglio 1826. Analfabeta, venne mandato a Venezia su segnalazione del pittore Giovanni Demin: qui imparò a leggere e a scrivere e fu iscritto all'Accademia alla fine del 1842. Nel 1844 fu proposto dallo Zandomeneghi per una delle pensioni che l'imperatore d'Austria assegnava "agli studenti distinti ma poveri". Ottenne nel 1845 un sussidio triennale che gli permise di continuare gli studi e successivamente ne ebbe un altro per un soggiorno a Roma, dove rimase fino al 1852. Rientrato a Venezia e sposatosi, iniziò in solitudine un'attività intensa e abbastanza fortunata, svolta prevalentemente nell'ambito della scultura celebrativa, commemorativa e funeraria (Venezia, Treviso), e del ritratto. Con l'esecuzione del monumento a Daniele Manin (1874, Venezia) la sua fama cominciò a declinare, mentre la passione per i dipinti antichi contribuiva a rendere sempre più difficili le sue condizioni economiche. Morì, povero, deluso e amareggiato, il 6 febbr. 1886 in Venezia.

La diligenza e l'impegno che il B. rivela negli anni dello studio a Venezia e a Roma, il rigore di una ricerca che quasi sempre si attiene alla disciplina del manierismo accademico (lo confermano i numerosi disegni della Biblioteca Comunale di Treviso) valgono a dotare l'artista degli strumenti necessari a un lavoro che ha inizialmente (1851) riferimenti sconcertanti e significativi (Liberazione di un ossesso, Museo d'Arte Moderna di Venezia) alla scultura rinascimentale veneta della scuola dei Lombardo, ma che denota, in un periodo e in un ambiente di confuso eclettismo e di inerte ripetizione di schemi canoviani, una personalità capace di accenti realistici, ora bonari, ora ironici, spesso acuti e penetranti. Se molto discusso e non certo felice è il monumento a Daniele Manin, alcuni dei ritratti, nell'ambito di una produzione non abbondante e qualitativamente diseguale, testimoniano la validità dell'artista: tra questi il Natale Schiavoni (Museo d'Arte Moderna di Venezia) del 1856, sorprendentemente vivo, di una cordialità quasi goldoniana, realizzato nella felice dimenticanza di ogni formula accademica, e l'Antonio Catullo (Museo Civico di Treviso) del 1864, esempio di un realismo spregiudicato e arguto.

Del B., quasi sconosciuto come pittore, meritano invece d'essere ricordati diversi finissimi ritratti (Giovanna Marina Dolcetta, 1864, Museo Civico di Treviso).

Bibl.: N. Barbantini, Lo scultore L. B., Treviso 1955 (con bibl. prec.); E. Lavagnino, L'arte moderna, Torino 1956, II, pp. 633 ss.; G. Marchiori, Scultura italiana dell'Ottocento, Verona 1960, pp. 88 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, pp. 375 s. (con ulteriore bibl.).

Vedi anche
Manìn, Daniele Manìn, Daniele. - Uomo politico (Venezia 1804 - Parigi 1857). Fu promotore di un'opposizione non clandestina all'amministrazione austriaca e divenne presidente del governo provvisorio (1848) di Venezia dopo l'insurrezione popolare e la cacciata degli austriaci. Dopo la capitolazione (ag. 1849) della ... Giorgióne Giorgióne. - Nome con cui è noto il pittore Giorgio da Castelfranco (erroneo il casato Barbarelli; n. Castelfranco Veneto forse 1477 - m. 1510). Capofila della scuola veneta del Cinquecento, con la sua opera ebbe un impatto fortissimo sui più giovani Tiziano e Sebastiano del Piombo, provocando anche ... Garibaldi, Giuseppe Garibaldi, Giuseppe. - Patriota, generale e uomo politico (Nizza 1807 - Caprera 1882). Dopo aver aderito alla Giovine Italia e preso parte a moti insurrezionali in Italia, visse alcuni anni (1835-48) in America, combattendo per l’indipendenza in vari paesi. Rientrato in Italia, partecipò al governo provvisorio ... scultura Arte e tecnica dello scolpire, cioè di raffigurare il mondo esterno, o meglio di esprimere l’intuizione artistica per mezzo di materiale opportunamente modellato; con valore concreto, l’opera stessa. Nella denominazione di scultura si comprende ogni opera plastica (statue, gruppi, rilievi), sia essa ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • NATALE SCHIAVONI
  • GIOVANNI DEMIN
  • DANIELE MANIN
  • MANIERISMO
  • AUSTRIA
Altri risultati per BORRO, Luigi
  • Bórro, Luigi
    Enciclopedia on line
    Scultore e pittore (Ceneda, od. Vittorio Veneto, 1826 - Venezia 1886). Ora eclettico e accademico, ora incline a un generico romanticismo, ora vivacemente realistico, fu tra i più discussi scultori italiani dell'Ottocento. È suo il monumento a Daniele Manin a Venezia (1874); assai espressivi i ritratti ...
  • BORRO, Luigi
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Scultore, nato a Ceneda (ora Vittorio Veneto) il 29 luglio 1826, morto a Venezia il 6 gennaio 1886. Di modestissima condizione, studiò all'accademia di Venezia sotto Ludovico Lipparini e Luigi Zandomeneghi. Nel 1848 una borsa di perfezionamento gli consentì di recarsi a studiare in Roma. Tornato nel ...
Vocabolario
bórro
borro bórro s. m. [prob. forma settentr. di bótro]. – Fosso grande per ricevere le acque dei vari fossetti e solchi che attraversano i campi; canale di scarico delle paludi; canale in declivio scavato dall’erosione delle acque; piccolo...
borrare
borrare v. tr. [der. di borra] (io bórro, ecc.). – Effettuare il borraggio delle cartucce o dei fori da mina.
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali