BOLIS, Luigi
Nacque a Mapello Ambivere (Bergamo) il 29 luglio 1839, da Battista e Anna Ambrosioni.
Compì gli studi musicali nella città e, sposatosi con la cantante Maria Zappettini, esordì come tenore nel 1863, a fianco della moglie, al Teatro Ristori di Verona con i Due Foscari verdiani, ma senza successo. Recatosi in seguito al Teatro Comunale di Ferrara per sostituire il tenore Liverani, ebbe miglior fortuna nel Ballo in maschera. Il primo grande successo fu ottenuto dal B. l'11 nov. 1871 al Teatro della Pergola di Firenze con l'opera nuovissima di C. Gomez, Guarany, successo che si ripeté nella stessa stagione autunnale, per La Parisina di Donizetti e il Ruy Blas di A. Marchetti. Nella stagione autunnale 1873 fu impegnato al Teatro Comunale di Bologna, dove cantò nel Guglielmo Tell, nel Mercante di Venezia di C. Pinsuti, nella donizettiana Lucrezia Borgia e nei Goti di S. Gobatti, di cui creò la parte di Sveno. Scritturato poi per tre stagioni consecutive di carnevale-quaresima al Teatro alla Scala di Milano (1873-74, 1874-75 e 1875-76), vi diede eccellenti prove nell'Aida (26 dic. 1873), nei Lituani di Ponchielli, interpretando le due parti di Walther e di Corrado (7 marzo 1874), nella "prima" di Gustavo Wasa di A. Marchetti (7 febbr. 1875), nei Vespri Siciliani (26 dic. 1875) e nella Luce di Gobatti (10 febbr. 1876).
Anche sui principali teatri stranieri il B. fu fatto segno di unanimi, ripetuti consensi, soprattutto al Covent Garden di Londra nell'aprile-giugno 1874 (nello stesso periodo cantò anche nei concerti al Floral Hall), nel maggio 1876, acclamatissimo nella Lucia di Lammermoor, e nel 1877, al Colón di Buenos Aires nell'agosto 1875, nel 1876 e nel 1878 e al S. Carlos di Lisbona nel novembre 1876, interprete trionfale della Favorita, nel 1877 e nel febbraio 1878. Cantante dalla bella voce, potente, dolce ed estesa (dal do basso al si naturale), artista di doti non comuni, il B. ebbe repertorio vasto ed eclettico, ma specialmente verdiano. Si ritirò dalle scene a trentanove anni e si stabilì a Gorlago (Bergamo), continuando, però, a cantare spesso per beneficenza. Nell'estate 1881 fece una breve apparizione ancora al Covent Garden di Londra.
Il B. morì a Gorlago (di cui fu sindaco per diversi anni) il 1º sett. 1905.
Bibl.: I. Valetta, Rassegna musicale: lutti,L. B…, in Nuova Antologia, 16 sett. 1905, pp. 29 s.; S. Farina, La mia giornata. Care ombre, Torino 1913, p. 194; U. Morini, La R. Accademiadegli Immobili e il suo Teatro "La Pergola" (1649-1925), Pisa 1926, p. 239; M. Fierli, Storie e glorie d'altri tempi. L. B., in Rivista di Bergamo mensile illustrata, VI (1927), 7, pp. 23-28; G. Donati-Petteni, L'arte della musica in Bergamo, Bergamo 1930, pp. 51 s.; A. Geddo, Bergamo e la musica, Bergamo 1958, pp. 208 s.; C. Gatti, Il Teatro alla Scala nella storia e nell'arte(1778-1963), I, Milano 1964, pp. 145, 147; II, ibid. 1964, pp. 58 s.; Due secoli di vita musicale. Storia del Teatro Comunale diBologna, a cura di L. Trezzini, II, Bologna 1966, pp. 100 s.; C. Schmidl, Diz. universale deiMusicisti,Suppl., p. 108; Encicl.della Musica Ricordi, I, Milano 1863, p. 285.