BIANCHERI, Luigi
Nato il 31 genn. 1891 a Genova, da Angelo, entrò nella R. Accademia navale di Livorno nel 1907, e fu nominato guardiamarina il 1º apr. 1911. Dopo aver preso parte alla guerra italo-turca con due imbarchi sull'"Amalfi", durante la prima guerra mondiale prestò servizio su varie unità sottili; trasferito nel luglio 1917 al reggimento Marina, partecipò a tutto il ciclo operativo terrestre in Alto Adriatico, guadagnandosi due medaglie d'argento e una di bronzo. Nel 1919, dopo un comando presso la squadriglia M.A.S. di Livorno, dal giugno al luglio fece parte del corpo di spedizione in Anatolia.
I numerosi imbarchi, dapprima su naviglio sottile e convogli, poi il comando di batterie costiere nell'Alto Adriatico, la conoscenza diretta del settore dell'Egeo, l'insegnamento di arte militare marittima (1933-1935) presso la scuola di guerra di Torino, il servizio presso l'ufficio allestimento sommergibili (1937) di Roma, unitamente ad ulteriori periodi di imbarco su cacciatorpediniere e incrociatori leggeri, formarono nel B. una particolare esperienza e idoneità per incarichi in settori bellici periferici contraddistinti da autonomia di situazioni.
Nominato contrammiraglio nel 1939 nel dicembre dello stesso anno assunse il comando delle forze navali dell'Egeo, che tenne fino al maggio 1942. I limitati mezzi navali e aerei italiani in questo settore impedirono che potessero effettuarsi consistenti ostacoli al traffico militare e mercantile avversario; dalle basi aeree tuttavia (Rodi e Lero) furono condotti bombardamenti contro Nicosia ed Haifa, poi contro le basi aeronavali elleniche, insieme con attività di sommergibili. Nel marzo 1941 forze aeronavali dirette dal B. ripresero l'isola di Castelrosso (il B. fu decorato di medaglia d'argento, e successivamente del cavalierato dell'Ordine militare di Savoia); nel maggio collaborarono alle operazioni tedesche a Creta scortando convogli e infliggendo (torpediniera "Lupo", comandante Francesco Mimbelli) serie perdite all'avversario.
Successivamente il B. comandò, tra l'altro, la 12a divisione navale, poi fu destinato al comando Marina di Biserta, dove collaborò al servizio convogli e rifornimenti delle forze italo-tedesche in Tunisia nel periodo per queste più difficile. Dal febbraio al giugno 1943 resse l'ispettorato delle siluranti, passando poi (giugno-luglio) a reggere il Comando gruppo armate est.
Dal 10 ag. 1943 al 20 apr. 1944 il B. ebbe il comando dell'8a divisione navale (incrociatori "Abruzzi", "Garibaldi" e "Regolo") alla Spezia, per cui partecipò ai drammatici avvenimenti dell'8 sett. 1943. Sembra che egli, con altri ufficiali, fosse in un primo tempo perplesso sull'ordine di trasferimento in acque inglesi. Comunque, quando le unità furono attaccate, nel pomeriggio del 9 settembre, al largo della Sardegna da aerei tedeschi, il B. dette ordine di reagire. Il 10 dava la fonda nella baia di S. Paolo a Malta; partecipò poi, con la sua divisione, fino al 15 febbr. 1944, a servizi di scorte e pattugliamento in Atlantico sulle rotte alleate.
Dopo la fine delle ostilità, il B. fu dapprima comandante di Marisicilia a Messina, poi a Roma al ministero, dove ebbe vari incarichi. Morì a Roma il 12 dicembre 1950.
Fonti e Bibl.: Ministero della Difesa-Marina, Direz. gen. ufficiali e servizi militari e scientifici, matricola ufficiali, Foglio Matricolare; La Marina Italiana nella II Guerra Mondiale, XV,La Marina dall'8 sett. 1943 alla fine del conflitto, Roma 1962, pp. 24 s., 36 s., 42, 105, 233, 350, 358-362; D. Mac Intyre,La battaglia del Mediterraneo, Firenze 1965, p. 86; H. A. Jacobsen-J. Rohwer,Battaglie decisive della Seconda Guerra Mondiale, Milano 1966, I, pp. 223-224.