BATTISTI, Luigi
Nacque a Trento il 7 apr. 1901, da Giuseppe Cesare e da Ernesta Bittanti. Dopo la morte del padre, nel 1917 si arruolò volontario negli Alpini, e nel 1919 partecipò, al seguito di Gabriele D'Annunzio, all'impresa di Fiume. Nel 1921 fu tra gli aderenti al partito repubblicano, schierandosi tra gli oppositori del regime fascista. Nell'ondata emigratoria seguita al rafforzarsi del regime, fece da guida a parecchi antifascisti che passavano clandestinamente la frontiera, tra i quali il socialista Pietro Nenni e la sua famiglia. Nel 1929 aderì all'organizzazione clandestina antifascista di Giustizia e Libertà.
Nel 1943 promosse la fondazione nel Trentino di un movimento clandestino di repubblicani e socialisti, che confluì poi nel 1944 nel Partito socialista italiano di unità proletaria.
Dopo l'8.sett. 1943 fu costretto a espatriare e a rifugiarsi in Svizzera, donde uscì qualche tempo dopo per prendere parte al movimento della resistenza nella Val d'Ossola, e fu intendente generale del Governo provvisorio dell'Ossola, stabilito nel 1944 dalle formazioni partigiane, e caduto in seguito a un attacco in forze di truppe naziste e fasciste. Passato successivamente in Valtellina, partecipò alla insurrezione dell'aprile 1945. Il 2 maggio dello stesso anno fu eletto sindaco di Trento, in rappresentanza del partito socialista italiano di unità proletaria, e nelle liste dello stesso partito fu eletto, il 2 giugno 1946, deputato alla Costituente.
Nel solco della tradizione paterna i problemi ai quali si dedicò furono quelli delle autonomie regionali e comunali. La morte lo colse il 14 dic. 1946, in un incidente ferroviario avvenuto presso Sessa Aurunca.
Bibl.: Necrol., in Avanti!, 17 dic.1946; T. L., La liberazione dell'Ossola in alcuni documenti inediti, in Il Movimento di liberazione in Italia, III (1951), nn. 12-13, pp. 3-87; A. Garosci, Storia dei fuorusciti, Bari 1953, p. 29.