BARILLI, Luigi
Nacque secondo alcuni a Modena verso il 1767, secondo altri nel Reame di Napoli verso il 1764S'ignora dove e da chi il B. apprendesse l'arte del canto. Pochissime sono le notizie della sua attività anteriore al 1805: nel 1800 al Teatro La Fenice di Venezia egli sostenne la parte di Tianeo ne La morte di Cleopatra di S. Nasolini e G. Marinelli, e nel carnevale 1802 cantò alcune opere giocose di G. Farinelli [G. Finco], F. Paer e P. Generali al Teatro Ducale di Parma. Verso il 1805 il B. fu scritturato a Parigi per il Teatro Italiano (Théátre de l'Impératrice), nella cui sala di rue de Louvois esordì ne La locandiera scaltra del Farinelli, ricoprendo il ruolo del conte Cosmopoli. Il B. era allora nel pieno delle forze e aveva già sposato la brava cantante Marie-Anne Bondini. Dopo il grande successo avuto nel 1805 egli venne considerato come il miglior cantante della compagnia italiana della quale, da allora, insieme con la moglie, fu l'elemento fondamentale.
Particolarmente apprezzate furono le sue interpretazioni ne Il pazzo per la musica di G. S. Mayr (7 ott. 1805), Le cantatrici villane di Valentino Fioravanti (30 genn. 1806; nella parte di Bucefalo), Il matrimonio segreto di D. Cimarosa (1806;nella parte di Geronimo), La prova di un'opera seria di F. Gnecco (4 sett. 1806), I due gemelli di P. Guglielmi (14 genn. 1807; vi sosteneva i due ruoli diversi di Don Catullo e Frangipane), I virtuosi ambulanti del Fioravanti (26 sett. 1807; nella parte di Bellarosa), Le nozze di Figaro di Mozart (23 dic. 1807), Don Giovanni dello stesso (2 sett. 1811;nella parte di Leporello), ecc.
Nel 1808, con la moglie, il B. seguì alla nuova sala dell'Odéon il Teatro Italiano, di cui nel 1809 fu uno dei quattro amministratori: tale impresa gli costò, per la sua rettitudine e scrupolosità, la perdita completa delle sostanze. La morte della moglie, avvenuta il 24 ott. 1813, segnò per lui l'inizio di una serie di sciagure -tra cui la perdita dei tre figli - che lo avrebbero accompagnato sino alla fine. Essendo tornato il Teatro Italiano, con successo, nella sala "Louvois", il B. ne divenne, dopo il 1820, il direttore (mentre F. Paer era direttore della musica). Il 10 febbr. 1823 il cantante si ruppe la gamba sinistra; mentre si attendeva il suo ritorno alle scene, fu colto da un colpo apoplettico e morì il giorno seguente, 26 maggio 1824.
Il B., succedendo a L. F. Raffanelli e a L. Martinefli, venne giudicato dai contemporanei miglior cantante del primo e miglior attore del secondo: pur non essendo grande musicista (egli stesso lo diceva), il suo modo di cantare era espressivo e convincente, e la padronanza della scena, espressa attraverso una notevole naturalezza e franchezza, accresceva la sua forza comica. Per circa vent'anni fu assai benvoluto dal pubblico parigino, che continuò ad amarlo ed a applaudirlo anche quando la sua voce, che era considerata una delle più forti "basses-tailles", si andò precocemente affievolendo: in realtà, la qualità più apprezzata dovette essere la sua forza comunicativa.
Bibl.: F. H. J. Castil-Blaze, Thédtres Lyriques de Paris - L'Opéra Italien de 1548 à 1856, Paris 1856, pp. 298-300, 466, passim (da p. 308 a p. 380); P. E. Ferrari, Spettacoli drammatico-musicali e coreografici in Parma dall'anno 1628 all'anno 1883, Parma 1884, p. 48; G. Radiciotti, Lettere ined. di celebri musicisti...,Milano 1892, p. 43; T. Wiel, I teatri musicali venez. del Settecento,Venezia 1897, p. 514, n. 1243; F. J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, I, Paris 1866, p. 246; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p.114; Biogr. univ. ancienne et moderne, III, pp.98 s.; Encicl.d. Spettacolo, I, col. 1509.