BALDO, Luigi (Gino)
Nacque a Padova il 20 febbr. 1884 da Attilio ed Emma Lazzaroni. Le frammentarie notizie sui suoi esordi segnalano che studiò arte a Parigi, dove frequentò Modigliani e si dedicò con successo all'illustrazione. Nel 1911 espose alla mostra internazionale di umorismo al Frigidarium di Rivoli (Torino) insieme con il gruppo francese. Nell'agosto 1914 fondò a Parigi il periodico interventista L'Antiboche, che interruppe nel maggio 1915 per tornare in Italia e arruolarsi come volontario.
Nell'immediato dopoguerra, trasferitosi a Milano, riprese la sua attività di illustratore e caricaturista al settimanale milanese IlSecolo illustrato con impressioni dal fronte, e alla Sera con vignette quotidiane. Nel 1919 collaborò al raffinatissimo Satana Beffa, all'Artista moderno, al Mondo, all'Ardita e a Lidel, dove illustrò novelle di F. Paolieri, F. Pastonchi, A. M. Rosso di San Secondo. L'anno successivo estese la sua collaborazione al Secolo XX, e per l'editore Sonzogno illustrò volumi di A. Franchi, U. Tegani, L. Antonelli, F. Sarcey, G. Verne, ecc. per la "Biblioteca dei fanciulli".
Illustrò quindi due libri per l'infanzia per Bemporad (L. Antonelli Calfus, Vita e miracoli di una vecchia madia, Firenze 1921; P. Domenichelli, L'adunata, ibid. 1929) e collaborò ad oltre una quindicina di periodici tra i quali ricordiamo: Il Balilla, Novella, Il Giornale illustrato dei viaggi, Corrierino, Il Giornalino della domenica, Guerin Meschino (per il quale dal 1928 al 1939 illustrò insieme con G. Manca e C. Bisi anche gli almanacchi annuali), Sportivissimo, Amica, Naso rosso; scrisse anche articoli per Le Vie d'Italia e per le principali pubblicazioni del Touring Club Italiano; collaborò complessivamente ad oltre una trentina di periodici satirici e per l'infanzia. Dal 1930 esordì infatti al Corriere dei piccoli, dove, nel 1934 illustrò le avventure di Pinocchietto figlio di Pinocchio; nel 1939 creò il personaggio di Procopio, e nel 1945 l'esilarante sor Pedante Pelnellovo, con vignette tutte caratterizzate da un segno lindo, puntuale e sorridente che delinea con essenziale umorismo una tipologia minima e quotidiana "con l'occhio ammiccante di un sano Bertoldo, giullare sentenzioso" (Faeti, 1972).
La sua opera per l'infanzia si caratterizza anche per un'opzione didattica chiaramente documentata nell'illustrazione per le rubriche scientifiche presenti nei volumi dell'enciclopedia UTET per ragazzi Il Tesoro (1939-47), e per i volumi di M. Ripani, Le meraviglie della meccanica e Le meraviglie della luce edel suono, apparsi entrambi nella famosa collana graduata "La scala d'oro", sempre della UTET, nel 1943, per la quale aveva già illustrato La tremenda storia dei due giganti Gargantua ePantagruele (Torino 1934) e le Novelle gaie di P. Nalli (ibid. 1935). Autore di una riduzione ad albo illustrato della fiaba di Barbablù per Corticelli, fino alla morte lavorò anche per gli editori Vallecchi, Franceschini, SEI, Carroccio e Genio. Contemporaneamente era attivo in ambito pubblicitario: ricordiamo le illustrazioni per Lanerossi (1930), Liebig (1934), Aquila e Campagna zucchero (1936).
Morì a Milano il 3 febbr. 1961.
Fonti e Bibl.: A. Fraccaroli, L'arte umoristica all'esposizione diRivoli, in La Lettura, XI (1911), n. 7, p. 589; E. Treves, Libri italiani per ragazzi, in Lidel, VII (1925), n. 12, pp. 80 s.; E. Bénézit, Dict. critique et documentaire des peintres…, I, s. l. [Paris] 1948, p. 360; Gec [E. Gianeri], Storia della caricatura, Milano 1959, p. 231; Id., Storia della caricatura europea, Firenze 1967, p. 144; Id., Cento anni di caricatura politica, in Cento anni di satira politica in Italia 1876-1976, Firenze 1976, p. 31; A. Faeti, Guardare le figure, Torino 1972, p. 316, 380; Il Corriere dei piccoli compie 70 anni, in Guida alla mostra internazionale dei cartoonists, a cura di L. Bottaro e C. Chendi, Rapall0 1978, p. 32; C. Salvucci, Il Corriere dei piccoli (1928-1939), in Il Fumetto, 1978, n. 2, p. 7 e passim; P. Pallottino, in Conformismo e contestazione nel libro per ragazzi, Bologna 1979, p. 84; La Metafisica: gli anni Venti (catal.), II, Bologna 1980, pp. 267 s.; Gli Annitrenta (catal.), Milano 1982, p. 579.