Critico letterario italiano (Firenze 1930 - ivi 2002). Allievo di G. De Robertis, ha insegnato letteratura italiana nell'univ. di Firenze e ha svolto una rilevante attività storico-filologica. Ha esordito con Il petrarchismo italiano nel Cinquecento (1957; nuova ed. accr. 1974); si è poi dedicato prevalentemente alla letteratura moderna e contemporanea, curando alcune edizioni (Poeti minori dell'Ottocento, 1º vol. 1958, 2º vol., in collab. con G. Innamorati, 1963; M. Bontempelli, Opere scelte, 1978) e pubblicando numerosi studi: I crepuscolari (1961); Letteratura e verità: saggi e cronache sull'Otto e sul Novecento italiani (1963); Le idee correnti e altre idee sul Novecento (1968); I critici italiani del Novecento (1969); Tozzi moderno (1993). Speciale attenzione ha dedicato allo studio dei libretti d'opera: Libretti d'opera e altri saggi (1974); Tutti i libretti di Verdi (1975); La musica in italiano: libretti d'opera dell'Ottocento (1997). Da ricordare inoltre la raccolta di "scritti leopardiani" Il male nell'ordine (1998). Assiduo collaboratore di quotidiani e riviste, ha raccolto parte dei suoi interventi in Novecento passato remoto: pagine di critica militante (2000), bilancio di un secolo di letteratura italiana con speciale riguardo alle esperienze primonovecentesche, e in Trasferte: narratori stranieri del Novecento (2001).