AMICI, Luigi
Nacque a lesi nel 1817. Giunto a Roma ancora bambino, cominciò presto a studiare disegno presso l'Ospizio di S. Michele sotto la guida del pittore e incisore F. Giangiacomo, il quale, notata la disposizione dell'A, alla scultura, provvide a farlo entrare nello studio di A. Tadolini. Iniziata la carriera come ritrattista, lasciò numerose statue: fredde e accademiche figurazioni, ancor memori di suggestioni canoviane. Vinse il concorso per il monumento in S. Pietro a papa Gregorio XVI (1854): la sua opera più importante, dura e fredda anch'essa, ma non esente da una certa imponenza. L'A. fu piuttosto ritrattista vivace (statua di Pio VIII in Vaticano, busti dei cardinali Strossmayer - Roma, Gall. Naz. d'Arte Moderna - e Tosti - Roma, Ospizio di S. Michele -, di Camillo Cavour in Campidoglio, ecc.), ed esplicò tale capacità soprattutto in una serie di piccoli marmi, terrecotte e gessi (oggi nel caffè Greco e in casa Gubinelli a Roma), che ritraggono i frequentatori più assidui del celebre ritrovo romano. Dal 27 apr. 1866 fu accademico di S. Luca. Morì a Roma il 26 Ott. 1897.
Bibl.: v. G., Necrologio, in Kunstchronik,n.s., IX (1898), p. 87;L. Callari, Storia dell'arte contemporanea italiana,Roma 1909, p.49; E. Pucci, Il monumento a Gregorio XVI in S. Pietro e lo scultore L. A.,in L'Urbe,VI (1941), 7, pp. 4-14; E. Lavagnino, L'arte moderna,Torino 1956, pp. 597 s.; C. D'Onofrio, Le fontane di Roma,Roma 1957, pp. 68, 82 n. 38; U. Thieme-F. Becker, Allgem. Lexikon der bildenden Kùnstler,I, p.404; Encicl. Ital.,II, p. 966.