LUGO (A. T., 24-25-26)
Città della provincia di Ravenna a 15 m. s. m. e a circa 26 km. a est di Ravenna, situata in aperta e feracissima pianura. I due torrenti Santerno e Senio le scorrono a ponente e a levante: il canale, cosiddetto di Lugo, la bagna a occidente. La città è sorta attorno all'antica rocca; quattro borghi sono nati quasi ai quattro lati: i due a NE. hanno forma rettangolare, l'occidentale più s'avvicina al quadrato e l'orientale ha forma irregolare. Piazze sorgono davanti e attorno alla rocca, e durante il sec. XVIII furono costruiti tre lati del quadriportico detto il Pavaglione, che è come il centro di Lugo, completato nel 1889.
La strada che muove dalla Via Emilia e l'altra che da Bologna va a Ravenna, si tagliano ad angolo retto in Lugo. Ricca di istituzioni caritative e assistenziali, di istituzioni culturali (bibl. Trisi, collezione d'arte nella residenza comunale, collezioni artistiche private), e di scuole elementari e medie (ha un ginnasio e corsi di avviamento), conta (1931) 12.581 abitanti (10.467 nel 1921). È stazione della ferrovia Lavezzola-Faenza e della Castelbolognese-Ravenna. Il comune, ampio 116,93 kmq., ha 29.880 abitanti (29.850 nel 1921), divisi in 11 frazioni: prevale la popolazione sparsa. Lugo ha mercati importanti ed è centro vinicolo di prim'ordine.
Monumenti. - La rocca fu ricostruita più ampia da Uguccione della Faggiuola; ingrandita ancora, per ordine di Borso d'Este, sostenne nel sec. XVI l'assedio di J.-F. de La Palisse, e fu riformata interamente, eccettuati il mastio e la cortina a nord, verso la metà dello stesso secolo. Il teatro Rossini si deve ad Antonio Galli Bibiena. Le chiese più importanti sono quella di S. Francesco, eretta da Cosimo Morelli, la barocca del Carmine e quella di S. Francesco di Paola, opera moderna, di stile gotico.
Storia. - Il territorio ha recentemente rivelato tracce preistoriche, e conserva visibilissimo, più che altre parti della Romagna, il reticolato della colonizzazione romana; ma non prima dell'età medievale vi si dovette costituire un centro notevole. Passato successivamente e alternativamente nelle mani degli arcivescovi di Ravenna, dei conti di Cunio, dei marchesì d'Este e della Chiesa, Lugo nel 1437 passò definitivamente per acquisto agli Estensi e ad essi rimase (con la "Romagnola" ferrarese), salvo brevi periodi di governo ecclesiastico, finché tornò con il ducato di Ferrara alla Chiesa (1598). Seguì poi le vicende delle Legazioni, senza nulla da notare, fuorché il sacco dato alla città dai Francesi (1796).
Degna di rilievo nella storia di Lugo l'importanza, anche economica, della sua colonia israelitica. Ebrei a Lugo pare che ve ne fossero già nel sec. XIII, ma poi vi crebbero fino a parecchie centinaia, avendovi anche, dal 1639, un ghetto.
Bibl.: L. M. Ugolini, Di alcune scoperte preistoriche nella regione di L., in Felix Ravenna, II (1931), pp. 191-200; G. Bonoli, Storia di Lugo, Faenza 1732; G. F. Rambelli, Cenno storico del moto e saccheggiamento di L. nel 1796, Bologna 1834; A. Lazzari, La sommossa e il sacco di L. nel 1796, Ferrara 1906.