LUGH-FERRANDI (A. T., 116-117)
Centro della Somalia italiana situato a più di 450 km. a N. di Chisimaio sulla riva sinistra del Giuba a 165 m. s. m.; fondata probabilmente dagli Arabi nel sec. XVI, Lugh non era stata visitata da alcun europeo, prima che vi giungesse, nel marzo 1893, un distaccamento della spedizione Bòttego; nel 1895 la Società geografica italiana vi stabilì una stazione italiana, retta dal Bòttego prima, poi nel 1896-97 da Ugo Ferrandi, in onore del quale nel 1932 il nome di Lugh fu cambiato in Lugh-Ferrandi. Il centro, composto in gran parte di capanne semisferiche o cilindriche, si stende su una lingua di terra, molto lunga e larga qualche centinaio di metri, determinata da un'ansa del fiume; al piede di quest'ansa, su un'elevata terrazza che la domina, sorgono le costruzioni europee e le tombe dei capitani Molinari e Bongiovanni, uccisi il 15 dicembre 1907 da bande abissine. Gli abitanti, circa 3500, sono quasi tutti musulmani. Sede di residenza, difesa da un forte, Lugh-Ferrandi possiede un ufficio postale, una stazione radiotelegrafica, un'infermeria, ed è centro commerciale importante e luogo di transito e concentramento dei prodotti del paese degli Arussi. Una camionabile lunga 420 km. unisce Lugh-Ferrandi a Mogadiscio passando per Iscia Baidoa; altre camionabili la collegano a Digleie e a Uddur, mentre da essa partono numerose carovaniere verso l'interno e la costa.