Archeologo tedesco (Augusta 1874 - Roma 1954); allievo di A. Furtwängler, prof. all'univ. di Heidelberg, poi (1928-37) direttore dell'Istituto archeologico germanico di Roma. Socio straniero dei Lincei (1930). Si dedicò soprattutto allo studio dell'arte classica pubblicando molti originali e brillanti lavori sulla scultura greca, sulla pittura pompeiana, sull'iconografia romana. È anche autore di un'importante autobiografia (Deutsche und Antike Welt: Lebenserinnerungen, 1950), che è documento notevole per la comprensione del mondo spirituale germanico nella prima metà del sec. 20º. Nei suoi ultimi scritti (Humanistisches und Humanes, 1954; Torso, post., 1957), ove sono raccolti saggi varî, è prevalente l'interesse classico umanistico.