MARRACCI, Ludovico
Teologo e arabista, dell'ordine dei chierici regolari della Madre di Dio, nato nella frazione di Torcigliano (Lucca) nel 1612, vissuto a Roma e quivi morto nel 1700.
Oltre a scritti minori non orientalistici e al libro L'ebreo preso con le buone (postumo, Roma 1701), e oltre alla parte attiva presa all'ultima fase della commissione pontificia che dal 1624 attendeva a preparare la versione araba della Bibbia (Roma 1671, voll. 3), pubblicò il Prodromus ad refutationem Alcorani (voll. 4, Roma 1691), che poi ristampò quale introduzione all'Alcorani textus universus (Padova 1698), contenente il testo arabo, la versione letterale latina, un commento desunto da opere indigene allora (e in parte anche oggi) inedite, con lunghe citazioni in arabo e latino, e la confutazione di ciò che appare disforme dalla dottrina e dall'etica cristiana. Opera monumentale, non priva d'utilità anche oggi, che mirava a fornire le armi genuine, fondate sui testi stessi musulmani, per confutare l'islamismo ancora gravemente minacciante l'Europa. Il suo testo arabo è del tutto indipendente dall'edizione di A. Hinckelmann (Amburgo 1694). La versione latina, con un sunto delle note, fu ristampata da C. Reineccio (Lipsia 1721) e tradotta in tedesco da D. Nerruters; prodromo, versione e commento furono poi la base della famosa traduzione inglese del Corano, annotata, di G. Sale (Londra 1734, e ristampata molte volte anche in questi ultimi anni).
Bibl.: E. Denison Ross, L. M., in Bulletin of the School of Oriental languages, II, Londra 1921, pp. 117-123 (emendamenti e aggiunte bio-bibliografiche di G. Gabrieli, Gli studi orientali e gli ordini religiosi in Italia, in Il pensiero missionario, III, Roma 1931, pp. 303-310 e 312-313); C. A. Nallino, Le fonti arabe manoscritte dell'opera di Ludovico Marracci sul Corano, in Rendic. R. Accad. nazion. Lincei, cl. sc. mor., s. 6ª, VII (1932), pp. 303-349.