MANIN, Ludovico
Doge, nato il 23 giugno 1726 da Ludovico Alvise e da Maria Basadonna, morto nell'ottobre 1802. Fu nel 1752 eletto capitano di Vicenza, nel 1757 di Verona, dove riparò i danni dell'inondazione dell'Adige, n3el 1764 di Brescia; procuratore di San Marco, fu designato nel 1787 alla deputazione per onorare Pio VI. Nel 1789, dopo la morte di Paolo Renier, e contro la sua volontà, era unanimemente designato all'alta dignità ducale. Era doge nel momento del crollo della repubblica di San Marco (maggio 1797); ma le tremende responsabilità, che sono state fatte ricadere sopra il suo operatoi non certo bellicoso e forte, non spettano solo o
A lui era toccato in sorte di reggere un governo ormai malato e di assai difficile cura. Gli uomini della repubblica, facili alla critica, non erano ugualmente solleciti nell'adempiere ai compiti che s'imponevano in un momento di crisi politica e morale. Questa passò inosservata sotto i loro occhi e in mezzo a questa disattenzione tutti furono travolti per l'audacia di pochi uomini che trionfavano dell'inerzia dei reggitori. È inutile ricercare le cause della rovina troppo nell'antico: mancò ogni volontà e ogni principio di resistenza, contro la quale potevano anche infrangersi la violenza francese, la cupidigia austriaca e la demagogia indigena. Di tanta debolezza che portava alla deploreivie dedizione del 1797 (v. Venezia), il M. fu forse il meno responsabile. Ad ogni modo, è pura fantasia il racconto di scene umilianti, ripetuto anche da storici moderni, che avrebbero accompagnato la sottomissione alla Francia. Il doge abbandonava il potere con dignitosa fermezza, rifiutando di partecipare, sia allora sia più tardi, ad azioni, che offendessero il passato glorioso della città. Questo merito redime il suo nome dalla cattiva fama ereditata con la disavventura politica assai più che le Memorie dettate più per soddisfare l'amarezza del suo animo che per giustificarsi.
Bibl.: F. Mutinelli, Memorie storiche degli ultimi cinquant'anni della Repubblica veneta, Venezia 1854; G. Dandolo, La caduta della Repubblica di Venezia ed i suoi ultimi cinquant'anni, Venezia 1854; E. Bonnal, Chute d'une République, Venise, Parigi 1885; A. Sarfatti, Il doge L. M., Venezia 1880; id., Memorie del dogado di L. M. con prefazione e note, Venezia 1886; G. B. di Varmo, Di L. M.: risposta a una critica del prof. A. Bertolini, Udine 1886; E. Vecchiato, Un principe debole, Padova 1888. Cfr. anche B. Cecchetti, in Archivio veneto, XXXII, i (1886), e M. Tabarrini, in Archivio storico italiano, n. s., III, i (1856), p. 124 segg.; V. Marchesi, Le Memorie di L. M., Udine 1911; R. Bratti, La fine della Serenissima, Milano 1917.