LUDOVICO I re d'Etruria
Infante di Spagna e principe ereditario di Parma, nato il 5 luglio 1773 a Colorno, era figlio di Ferdinando di Borbone duca di Parma. Debole di spirito e di corpo, fu completamente dominato dalla moglie, Maria Luigia, figlia di Carlo IV di Spagna, da lui sposata il 25 agosto 1795. In seguito al trattato di Lunéville ottenne dal Primo Console, in cambio dei suoi diritti ereditarî sui dominî paterni, il territorio dell'ex-granducato di Toscana con il titolo di re d'Etruria (21 marzo 1801), del quale prese possesso il 2 agosto 1801. Poco poté operare re L., che ottenne l'unione dello Stato dei presidî alla Toscana (22 novembre 1801): bigotto all'estremo e malato di epilessia, lasciò le redini del regno alla moglie, anche più bigotta e interamente influenzata dal clero. Con la legge "sabatina" del 15 aprile 1802 (emanata il Sabato Santo) furono abrogati gli ultimi avanzi delle riforme leopoldine e rafforzati i privilegi del clero. Sotto L. le condizioni dello stato decaddero rapidamente e per effetto del malgoverno interno e per la pesante e umiliante tutela francese. La politica del regno era controllata da Parigi; guarnigioni militari francesi erano mantenute nel paese; capolavori dell'arte, come la Venere dei Medici, prendevano la via di Francia; il commercio languiva, anche per l'imposta chiusura del porto di Livorno alle navi inglesi. Morì il 27 maggio 1803.
Bibl.: P. F. Covoni, Il regno d'Etruria, Firenze 1893; P. Marmottan, Le royaume d'Étrurie (1801-07), Parigi 1896.