CALANDRELLI, Ludovico
Nato a Roma il 21 agosto 1807, morto a Erzurum il 2 luglio 1855. Entrò fanciullo tra i cadetti di artiglieria a Roma, e, in seguito, quale capitano, partecipò alle operazioni delle truppe regolari pontificie nel Veneto, distinguendosi segnatamente il 24 maggio e il 10 giugno 1848 a Vicenza, dove si guadagnò la promozione a maggiore. Durante la difesa di Roma (1849), gli fu affidata la direzione del personale d'artiglieria e fu promosso colonnello (17 maggio 1849). Al comando dell'artiglieria campale fu presente al fatto d'armi di Velletri, e dal 3 giugno in poi fulminò efficacemente dai bastioni di Porta S. Pancrazio le truppe francesi. Caduta Roma, il C. fu retrocesso a maggiore onorario e poco dopo fu escluso dall'amnistia ed espulso dall'esercito. Il 26 dicembre lasciò Roma e passò in Prussia, in Belgio, in Francia e, finalmente, in Turchia (1854) ove fu. ammesso con il grado di colonnello nell'esercito ottomano e assegnato allo Stato maggiore di Osman pascià. Ottenne subito dopo il grado di generale, in ricompensa dell'opera sapiente di trasformazione delle antiquate difese di Erzurum, da lui intrapresa. Nel pieno del suo lavoro lo colse la morte.
Alcune Memorie sulla guerra del Veneto e gli studi per le fortificazioni di Erzurum, conservati con lettere e disegni nella Biblioteca del Risorgimento a Roma, confermano la sua notevole capacità professionale e il suo patriottismo.
Bibl.: Biografie Calandrelli, in Rassegna stor. del Risorgimento italiano, I (1914), fasc. 6°, pp. 945-947.