BARCELLA, Ludovico
Nacque a Chiari (Brescia), non si sa in quale anno. Frate gerolimiano nel convento fuori Porta Pile a Brescia, dovette assumervi una posizione influente, acquistandosi fama di dotto nelle lingue greca, caldaica ed ebraica, oltre che di teologo. Rivestì cariche nella Congregazione, fino a diventame generale. Quando per esigenze connesse col sistema di fortificazioni il convento fu trasferito in città nell'area del più antico monastero degli umiliati di S. Maria di Palazzolo (1516), fu egli stesso che provvide alla progettazione del nuovo tempio di S. Maria delle Grazie, la cui prima pietra fu posta il 23 marzo 1522. Questa notizia, concordemente fornita da tutti gli autori, è da porre in relazione con l'altra che fa del B. anche un notevole esperto nelle scienze matematiche. Non si conoscono comunque altre sue opere, risultando erronea l'attribuzione a lui dell'orologio della piazza vecchia, eseguito molto più tardi. Secondo alcuni sarebbe morto nello stesso anno 1522, mentre la testimonianza del Nassino, cronista contemporaneo, fissa la sua scomparsa al 1539.
La chiesa di S. Maria delle Grazie, uno degli edifici più notevoli della Brescia rinascimentale, si presenta come una basilica a tre navate, con volta a botte centrale, variata da inserti di voltine laterali ad unghia. Raffinata l'esecuzione dei colonnati, come anche di alcuni tratti dell'esterno, dove il portale è però più antico. Benché l'aspetto interno sia sensibilmente dominato dalla ricca decorazione a stucco secentesca, vi si riconosce l'eco di impianti e di un gusto decorativo di ascendenza veneziana, per cui la costruzione si inserisce nella tradizione già affermata in città dall'architetto Antonio Medaglia nel convento di S. Pietro in Oliveto. Anche le parti coeve dell'annesso convento - notevoli il doppio chiostrino e avanzi di altri chiostri, insieme con una galleria interna - potrebbero risalire ad ideazione del -Barcella.
Fonti e Bibl.: Brescia, Biblioteca Queriniana, P. Nassino, Registro di molte cose seguite scritte da P. N. nobile di Bressa,MS., ff. 3, 144, 258; O. Rossi, Elogi historici di bresciani illustri,Brescia 1620, -pp. z85 S.; L. Cozzando, Vago e curioso ristretto sacro e profano dell'historia Bresciana,Brescia 1694, p. 285; P. Brognoli, Nuova guida Per la città di Brescia,Brescia 1826, p. 169; A. Sala, Pitture e altri oggetti di belle arti in Brescia,Brescia 1834, p. 112; F. Odorici, Guida di Brescia in rapporto all'arti e ai monumenti antichi, Brescia 1853, p. 146; S. Fenaroli, Diz. degli artisti bresciani,Brescia 1877, p. 18; P. Guerrini, Il Santuario delle Grazie,Pavia 1911, p. 61; L. Rivetti, Artisti chiaresi. Nuove briciole di storia patria,Pavia 1911, p. 12-1- G. Carocci, Il Santuario delle Grazie a Brescia,in Arte e storia, XXXI (1912), pp. 311 s.; L. Fé d'Ostiani, Storia tradizione ed arte nelle vie di Brescia,Brescia 1927, p. 434; G. Nicodemi, Brescia, guida della città,Milano s. d., pp. 37, 38; Catalogo delle cose d'arte e di antichità d'Italia, A.Morassi, Brescia,Roma 1939, pp. 384 s.; G. Panazza, in Brescia,Milano 1958, p. 72.