LUDIO (Ludius o Studius; il testo di Plinio il Vecchio, che è l'unica fonte nei riguardi di questo arasta, è di dubbia lettura)
Pittore del tempo di Augusto, il quale, secondo Plinio (Nat. Hist., XXXV, 116), rappresentò per primo vedute di paesaggio: ville con portici, laghi, canali, boschi animati da viandanti, cacciatori e pescatori, e ravvivati da scene umoristiche; città poste sul mare, ecc. I,a testimonianza di Plinio è in contrasto con quella di Vitruvio, che ricorda tra i generi coltivati dai pittori ellenistici il paesaggio, e con quella ancor più probante delle reliquie archeologiche, che ci hanno conservato pitture di paesaggio anteriori all'età augustea. Onde è da credere o che Plinio abbia esagerato i meriti di L., facendolo inventore di un genere, che egli invece soltanto diffuse e fece caro fra i Romani, coltivandolo con favore, o piuttosto che a L. si debba non l'invenzione del paesaggio, ma l'introduzione in esso di un particolare elemento realistico ispirato all'ambiente romano-italico: e ciò conforme allo spirito e alle tendenze dell'arte romana. Par certo comunque che il riflesso dell'arte di L. debba vedersi nelle pitture del cosiddetto terzo stile pompeiano.
Bibl.: G. E. Rizzo, La pittura ellenistico-romana, Roma-Milano 1929, pagina 72 segg.; E. Pfuhl, Malerei und Zeichnung d. Griechen, II, Monaco 1923, p. 888; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., s. v., ecc.