ludi
Nell’antica Roma, i l. erano spettacoli, per lo più a spese dello Stato, che si tenevano nel circo o in un teatro in occasione di feste religiose e politiche. Potevano avere una cadenza annuale oppure essere legati a circostanze straordinarie; la loro celebrazione aveva un carattere di ringraziamento o propiziazione e poteva durare per uno o più giorni. Erano detti circenses se prevedevano gare nel circo, scaenici, se costituiti da rappresentazioni teatrali, gladiatorii se consistevano di combattimenti nell’arena. La loro cura spettava sin dalla prima età repubblicana ad appositi magistrati, gli edili (sostituiti dai pretori a partire da Augusto). Tra i l. più antichi figurano i l. circenses – attribuiti dalla tradizione a Romolo e consistenti in corse di carri e cavalli, tenute prima nella Valle Murcia, poi nel Circo Massimo – e i l. romani o magni, in occasione dei quali si misero in scena per la prima volta a Roma rappresentazioni teatrali (364 a.C.). Sono attestati oltre quaranta l. diversi, la cui istituzione continua per tutta l’età imperiale, al punto da occupare, nel 4° sec., 175 giorni all’anno.