Lucrezia
Donna romana, figlia di Spurio Lucrezio Tricipitino; andò sposa a Tarquinio Collatino. Suscitò un'insana passione in Sesto, figlio di Tarquinio il Superbo; ma piuttosto che sottostare alla violenza L. si diede la morte, e il suo suicidio provocò l'ira popolare e, quindi, la cacciata del re e dei suoi figli (Livio I LVII-LIX).
L'esempio di romana virtù, proverbiale oltre che nell'età classica (Valerio Massimo) anche nel Medioevo (Agost. Civ. I 19; Arrigo da Settimello Elegia III 217), è accolto anche da D., che colloca L. nel castello del Limbo (If IV 128), accanto a Giulia, a Marzia e a Cornelia.