PǍTRǍŞCANU, Lucreţiu
Uomo politico e pubblicista romeno, nato a Bacǎu il 4 novembre 1900. Dopo studî di diritto, scienze economiche e statistiche e filosofia a Bucarest e Lipsia, fu eletto deputato nel 1931 per il "Blocco operaio e contadino" di estrema sinistra. Come dirigente comunista, fu arrestato sei volte e condannato due nel periodo fra le due guerre mondiali. Al tempo della guerra antisovietica, fu internato a Poiana Ţapului, dove poté portare a termine il libro Sous trois dictatures (Parigi 1946). Rilasciato al momento dell'occupazione russa, presiedette la delegazione romena che il 12 settembre 1944 firmò l'armistizio con l'URSS a Mosca. Fu ministro della Giustizia nei varî governi di transizione e nei primi governi comunisti dopo il 1945. In tale carica tenne a Cluj l'8 giugno 1946 un discorso di denunzia del neo-revisionismo magiaro ed entrò in conflitto col vice-primo ministro, di origine ungherese, Vasile Luca. Cadde in disgrazia di Mosca e fu arrestato per idee nazionalistiche e borghesi e per deviazionismo di destra nel 1948. Non si seppe più nulla di lui, finché un comunicato ufficiale non annunziò, nell'aprile del 1954, in piena era malenkoviana, la sua condanna a morte per tradimento e attentato alla sicurezza del regime e l'esecuzione immediata della sentenza. Non si è mai parlato a Bucarest di una riabilitazione politica del P., che pure può essere considerato il massimo teorico e leader del comunismo romeno. Altre sue opere: Problemele de bază ale României, Bucarest 1944; Curente Şi tendinţe în filosofia românească, ivi 1946.