ŁUCK (A. T., 51-52)
UCK Città della Polonia, capoluogo del voivodato della Volinia. È situata a 178 m. s. m. sul fiume Styr, affluente del Prypeć, presso il margine settentrionale del Ripiano Podolico, e conta 21.200 ab. (1931), dei quali oltre 14.000 Ebrei; questi hanno nelle loro mani la maggior parte dei commerci (cereali) e delle industrie locali (molini, fabbriche di amido e di tessuti, fonderie, ecc.). Łuck è sede di vescovo cattolico; ha una cattedrale del sec. XVII e le rovine di un castello del sec. XV.
Storia. - La prima notizia che se ne ha risale al 1075, quando la città, già fortificata, fu assediata da Boleslao il Grande durante la sua spedizione a Kiev. Nei secoli successivi Łuck, appartenente al ducato di Vladimiria-Volinia, fu spesso distrutta, finché nel 1320 passò sotto il dominio dei Lituani. Nel 1429 vi ebbe luogo il famoso convegno dei monarchi cristiani (imperatore Sigismondo, re Ladislao Jagellone, granduca lituano Vitoldo, granduca russo Vasilij II, ecc.). Nel lungo periodo lituano-polacco Luck divenne la capitale del voivodato di Volinia. A partire dal sec. XVII la città cominciò a decadere e soffrì molto durante le lotte della Polonia con i Cosacchi. Quando, dopo le spartizioni della Polonia, passò sotto il governo russo, era una piccola cittadina senza alcuna importanza.
Nel maggio 1916 Conrad, nell'intento di assicurare maggiori mezzi all'offensiva contro l'Italia, aveva sguarnito oltre i limiti della prudenza la fronte russa. Il generale M. Alekseev capo di Stato Maggiore dell'esercito russo, fu sollecitato il 28 maggio dall'Italia ad agire contro gli Austriaci anche solo dimostrativamente, senza cioè anticipare la grande offensiva già concordata. Alekseev avvertì che l'inizio delle operazioni sarebbe stato differito sino al 4 giugno, ma che egli avrebbe attaccato con tre armate, in modo da dare agli Austriaci un colpo decisivo. L'attacco affidato a A. A. Brusilov, a cavallo della direzione Łuck-Vladimir-Volynskij) (Wùodzimierz, Wolyński) sconfisse interamente la 4ª armata austriaca (arciduca Giuseppe Ferdinando), penetrando per oltre 50 chilometri nelle linee avversarie; in tre giorni gli Austriaci perdettero oltre 200.000 uomini e per arrestare i Russi nella zona di e. uck fu necessario l'intervento di circa 5 divisioni germaniche, con le quali l'offensiva russa poté essere contenuta, e si poté anche riprendere in piccola parte il territorio perduto.