Compagno di Catilina (sec. 1º a. C.), tradì la congiura e tentò di denunciare lo stesso Cesare, ma fu fatto incarcerare. Più tardi Cesare si servì di lui per formentare la discordia tra Pompeo e gli aristocratici; ma quando depose falsamente che Curione voleva uccidere Pompeo, V. fu di nuovo imprigionato e ucciso.