COLLATINO, Lucio Tarquinio (L. Tarquinius Collatinus, dalla città di Collatia)
Pronipote di Tarquinio Prisco e sposo di Lucrezia. Adempiendo il giuramento che Giunio Bruto gli aveva fatto prestare davanti al cadavere della sposa, uccisasi per salvare il suo onore insidiato dal figlio del Superbo (v. lucrezia), egli cooperò alla cacciata dei Tarquinî da Roma, e fu eletto con Bruto a formare il primo collegio di consoli. Ma fu poi costretto dallo stesso Bruto ad abdicare (per altri gli fu abrogato l'imperium) e ad andare in esilio, perché nessuno della gente tarquinia rimanesse più in Roma. Sarebbe morto in tarda età a Lavinium. L'origine di questa figura è oscura, e molti dubitano della sua consistenza storica.
Bibl.: A. Schwegler, Römische Geschichte, I, Tubinga 1867, p. 777; II, 1870, pp. 42, 75, 95; G. De Sanctis, Storia dei Romani, I, Torino 1907, p. 409; E. Pais, Storia di Roma, 3ª ed., III, Roma 1927, pp. 1 e 97.