Mariani, Lucio. – Poeta e saggista italiano (Roma 1936 - ivi 2016). La sua ispirazione è contrassegnata da un linguaggio espressivo – spesso arditamente innovativo – che riflette sulla condizione umana e recupera il valore perenne del mito attraverso una poesia che scuote, sovverte i concetti, disorienta le certezze. Poesia come esercizio aristocratico per «esorcizzare l’oblio», espressione di una radicale solitudine, pur nel suo impegno civile; mai consolatoria o decadente, ma virilmente impegnata a interrogarsi sulle esperienze del nostro tempo, sentite come un frammento di storia universale. Nei suoi versi torna frequente una vena di ironia, espressione di forza morale, di lucida consapevolezza critica. Tra le opere: Bestie segrete (1987), Dispersi gli alleati (1990), Pandemia (1990), Il torto della preda (1995), Qualche notizia del tempo (2001), Profondo amor profano (2004), Il sandalo di Empedocle (2005), Parola estrema (2007) e, più recentemente, Traces of time (2015), raccolta di un quarantennio di produzione poetica. Sillogi antologiche sono apparse negli Stati Uniti (Echoes of memory, 2003), in Francia (Connaissance du temps, 2005) e in Spagna (Búsqueda de la sombra, 2008). Ha tradotto i Carmi Priapei (1992 e 1993) e liriche di Vallejo, Corbière, Koltès, Bonnefoy, Warren e Gioia. Nel 1991 ha pubblicato In bassa sapienza, una raccolta di saggi e aforismi. Sulla sua poetica, J. Taylor, Into the heart of the European poetry (2008).