LUCIO III papa
Ubaldo di Lucca, vescovo di Ostia e Velletri, fu eletto in Roma a succedere ad Alessandro III il i° settembre 1181 e coronato a Velletri la domenica seguente. Il papa non soggiornò poi a Roma che sino al 12 marzo 1182, quando ne uscì per ritornare a Velletri assai probabilmente a causa dei tumulti della città che voleva impedire il risorgere della distrutta Tuscolo. La morte di Cristiano, arcivescovo di Magonza e cancelliere dell'Impero (25 agosto 1183), privò L. degli aiuti militari che il bellicoso prelato aveva messo al suo servizio; perciò L., che aveva lasciato Velletri a metà giugno 1183, soggiornò a Segni, Anagni e Veroli sino alla fine di maggio 1184, quando si mise in viaggio verso l'Italia Settentrionale. Giunse a Verona il 22 luglio e di là non si mosse più. S'incontrò con Federico Barbarossa; e alla presenza dei due capi della cristianità si tenne a Verona una grande assemblea.
Le deliberazioni, cominciate alla fine di ottobre 1184, continuarono nel novembre. Il papa chiese aiuto per combattere i Romani, poi trattò riguardo ai beni della contessa Matilde, ma senza trovare un accordo col Barbarossa; si rifiutò invece di coronare imperatore Enrico figlio di lui. Si trattò pure a Verona delle discordie che contristavano la Chiesa di Treviri. Ma l'atto più celebre di questa adunanza fu la promulgazione della costituzione Ad abolendam fatta il 4 novembre, con approvazione del Barbarossa, diretta a reprimere la propaganda degli eretici.
Ma i rapporti fra papa e imperatore non migliorarono per questo incontro e per un altro avvenuto alla fine dell'anno, tanto che si temette una rottura aperta, che si poté però evitare. L. III morì a Verona il 25 novembre 1185.
Bibl.: J. M. Watterich, Vitae Roman. Pontiff., Lipsia 1862, II, p. 650 segg.; Ph. Jaffé, Regest. Pontiff. Rom., 2ª ed., II, pp. 431-492; G. Hefele e H. Leclercq, Hist. des concil., Parigi 1912, V, p. 1114.