FONTANA, Lucio
Scultore, pittore e disegnatore, riato a Rosario di Santa Fè (Argentina) da genitori italiani, e venuto giovanissimo in Italia. Allievo di A. Wildt a Milano, il F. si spinse subito sul terreno delle più audaci esperienze.
Si rivelò artista tra i più avanzati che l'Europa conoscesse tra il 1932 e il 1936. Fu influenzato da formule futuriste e surrealiste, da A. Archipenko e Zadkine. Indi promosse il movimento degli "astrattisti" milanesi, recandovi un contributo di prim'ordine, di grande violenza polemica, di genialità evoluta: fu un'indagine formale di notevole purezza, realizzata in graffitti su quadri a intonaco e mattonelle, e in forme di libera geometria. Fondamentale l'estrosa fontana in fogli di alluminio a spirale, per un monumento a Milano. Attività marginale, ma di grande pregio, costituisce la ceramica del F., creazioni figurate a smalti policromi, nero e argento, nero e metallo: la figura umana raggiunge, in queste opere, una trepidazione di forme e di superfici, e iridescenze preziosissime di materia.
Bibl.: E. Persico, L.F., Milano 1931; D. Morosini, Disegni di Fontana, Milano 1941; A. Podestà, L.F., in Arte italiana del nostro tempo, Milano 1946; J. Corradini, L.F. profeta del arte espacial, in Histonium, XCIV (1947).