LENTULO, Lucio Cornelio (Lucius Cornelius Lentulus)
Figlio di L. Cornelio Lentulo Caudino, console nel 237 a. C., accompagnò nella Spagna Scipione l'Africano maggiore. Quando questi fu richiamato nel 206 a. C., egli fu investito d'imperio proconsolare straordinario, e nel 205, quantunque nominato edile curule, rimase nella provincia a dirigervi, insieme con L. Manlio Acidino, le operazioni contro gl'Ilergeti e gli Ausetani che si erano ribellati, guidati da Indibile. Li sconfisse in una notevole battaglia, onde il comando straordinario gli fu prorogato anche negli anni successivi, finché, rientrato in Roma nel 200 a. C., gli fu concessa l'ovazione, non il trionfo, non consentito a un pro-magistrato. Nominato console nel 199 a. C., dovette intervenire nell'Italia settentrionale, dopo la sconfitta del pretore Cn. Bebio Tamfilo, ma con poco successo. Nel 196 a. C. fu inviato dal senato in Oriente a capo dell'ambasceria incaricata di trattative col re Antioco e parteeipò al convegno di Lisimachia.
Bibl.: Th. Mommsen, Röm. Staatsrecht, I, 3ª ed., Lipsia 1887, p. 131; II, ivi, p. 662; G. De Sanctis, St. dei Rom., III, ii, Torino 1917, pp. 505, 509 seg.; E. Pais, St. di Roma durante le guerre Puniche, II, Roma 1927, p. 143 seg.; F. Münzer, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 1367, n. 188.