MINERBI, Lucilio
"Gentiluomo romano", chiama egli sé stesso nei suoi libri, ma deve aver dimorato lungamente a Venezia, dove aveva protettori e amici, e dove pubblicò un Dizionario del Decamerone, in appendice all'edizione dello stesso (Venezia 1535) e, nel 1553, una traduzione e riduzione del vocabolario latino del Calepino, nel quale corrobora l'uso di alcuni vocaboli con esempî tolti da Dante, dal Petrarca, dal Boccaccio e dall'Ariosto. Disegnava anche un Dizionario del Petrarca, di cui non si ha traccia.
Bibl.: Fontanini-Zeno, Biblioteca dell'eloquenza italiana, I, Parma 1803, pp. 72-73; V. Vivaldi, Storia delle controversie linguistiche in Italia, 2ª ed., I, Catanzaro 1926, p. 132.