LUCIGNANO (A. T., 24-25-26 bis)
Paesetto della Toscana, nella provincia di Arezzo, posto a 390 m. s. m., sulle colline ricche di ulivi che chiudono a NE. il piano percorso dal Fosso Vertege, affluente del torrente Foenna (Val di Chiana). Il paese, che contava circa 800 ab. nel 1921, è in posizione assai pittoresca e gode di un vastissimo panorama; è l'antica Licinianum, che nella prima metà del sec. XIV fu comune libero, poi disputato tra Siena e Firenze, come già prima del 1300; passò definitivamente a Firenze nel 1554. Del periodo medievale, il paese conserva le tracce nella fisionomia dell'abitato. Il comune di Lucignano (45,19 kmq.) contava 4101 abitanti nel 1921, 4180 nel 1931. Stazione ferroviaria sulla linea Siena-Chiusi a 5 chilometri dal paese.
Monumenti. - Conserva in discrete condizioni alcune parti delle sue mura, le sue porte, la bella rocca col cassero, l'alta torre quadrata e la torretta. La chiesa dell'Annunziata ha alcune buone terracotte robbiane e quella della Madonna della Querce merita ammirazione per il suo armonioso interno, disegnato - sembra - da Antonio da Sangallo il Vecchio, e per le pitture dei Vanni e scolari. La chiesa di S. Francesco, col bel portale gotico e l'occhio finemente scolpito della facciata, ha affreschi molto importanti per il costume e per la cronologia della pittura senese trecentesca, oltre a dipinti su tavola attribuiti a Luca di Tommè e a quadri di Pietro di Giovanni Pucci, scolaro del Sassetta.
Il Palazzo civico o pretorio, basso, di sconnessa struttura, decorato di molteplici stemmi, accoglie nelle sue stanze un'interessante Crocifissione di un pre-ducciano, una croce in rame con smalti, sculture in legno e in ferro battuto. Del famoso reliquiario, chiamato l'Albero di S. Francesco, iniziato nel 1350 da Ugolino di Vieri e terminato nel 1431 da Gabbriello d'Antonio, non rimane che una parte dopo un sacrilego furto.
Bibl.: F. Bargagli Petrucci, Montepulciano, Chiusi e la Valdichiana senese, Bergamo 1907; L. Dami, Il nuovo museo di Lucignano, in Boll. d'arte, n. s., IV (1924-25), pp. 463-777; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I, Torino 1927, p. 1038, nota 44; O. H. Giglioli, L'arcipretura di Lucignano in Val di Chiana, in Il Vasari, I (1928), pp. 244-56.