DELARUE-MARDRUS, Lucie
Scrittrice francese, nata a Honfleur il 3 novembre 1880, andata sposa nel 1900 al dottor J.-C. Mardrus, nato al Cairo da una famiglia orientale e autore d'una traduzione francese delle Mille e una notte. Due volumi di versi, Occident (1900) e Ferveur (1902), in cui tra le palesi influenze baudelairiane e simbolistiche e una psicologia d'eccezione qua e là ostentata si rivelava uno schietto e vigoroso temperamento artistico, richiamarono sulla giovanissima poetessa l'attenzione della critica e del pubblico; ed è rimasto famoso lo studio che Maurras (in Minerva, 1 maggio 1903) dedicò alla D.-M., da lui poi assunta, con Renée Vivien, Gérard d'Houville e la Contessa di Noailles, a rappresentante del romanticismo femminino. Altre raccolte di versi (Horizons, 1905; La figure de proue, 1908; Par vents et marées, 1911; Souffles de tempête, 1918; À Maman, 1920), molti romanzi (Le roman de six petites filles, 1909, ecc.: il più lodato è l'Ex-voto) e alcuni lavori drammatici (Sapho désespérée, 1906; Reine de mer, La Prêtresse de Tanit, 1907), che la D.-M. è venuta pubblicando, non hanno smentito le felici promesse dei primi volumi.
Bibl.: Ch. Maurras, Le Romantisme fém., in L'avenir de l'intelligence, Parigi 1905.