Violante, Luciano
Magistrato e uomo politico, nato a Dire Daua (Etiopia) il 25 settembre 1941. Laureatosi in giurisprudenza a Bari nel 1963, è entrato in magistratura nel 1966 e fino al 1977 è stato giudice istruttore a Torino. Dal 1977 al 1979 ha lavorato presso l'ufficio legislativo del Ministero di Grazia e Giustizia, occupandosi prevalentemente della lotta contro il terrorismo. Si è dimesso dalla magistratura nel 1983, quando è diventato professore di diritto e procedura penale all'Università di Camerino. Eletto deputato (1979) prima nelle liste del PCI - partito al quale si era iscritto nello stesso anno - poi del PDS, ha fatto parte, tra l'altro, della Commissione di inchiesta sul caso Moro e della Commissione antimafia, di cui è stato presidente dal 1992 al 1994. Nel maggio 1996 è stato eletto presidente della Camera dei deputati. Nei primi anni del suo mandato particolare risonanza ebbe l'appello a rifondare l'identità nazionale sulla base del recupero di una memoria comune e del superamento della logica delle appartenenze partitiche, che, fermi restando i valori dell'antifascismo e della Resistenza, inserisse però anche i 'vinti' nella storia del paese.
Fra le sue pubblicazioni si possono ricordare: Il delitto d'usura, 1970; Non è la piovra, 1994; Cantata per i bambini morti di mafia, 1995; L'Italia dopo il 1999. La sfida per la stabilità, 1998; Le due libertà. Contributo per l'identità della sinistra, 1999. Ha inoltre curato i volumi: Dizionario delle istituzioni e dei diritti del cittadino, 1996; Mafie e antimafia - Rapporto 1996, 1996; Mafia e società italiana - Rapporto 1997, 1997; I soldi della mafia - Rapporto 1998, 1998, nonché, per la Einaudi, i volumi degli Annali della Storia d'Italia La criminalità e Legge Diritto Giustizia, 1997.