PEVERELLI, Luciana
Scrittrice e giornalista, nata a Milano il 16 febbraio 1902, morta ivi il 5 agosto 1986. Ancora giovanissima, iniziò a lavorare nel settore delle riviste femminili a fianco della madre, direttrice di Trionfo d'amore. In seguito diresse il periodico cinematografico Stelle e, dal 1963 fino alla morte, il settimanale Stop. Negli anni Trenta, dopo l'esordio con una novella in occasione di un concorso bandito da Il Secolo Illustrato (1930), risultò fondamentale per lei l'incontro con l'editore C. del Duca, incontro che aprì il decennio dei primi grandi successi della P., tra cui Signorine e giovanotti (1932), L'amore del sabato inglese (1933), Inverno d'amore (1934; romanzo direttamente ispirato a un piccante fatto di cronaca mondana che vide protagonista la giovanissima figlia di A. Toscanini), Piacere agli uomini (1936), Incendio a bordo (1938), Ragazze in libertà (1939). Con la sua sterminata produzione narrativa (che conta molte centinaia di titoli, fra romanzi pubblicati in volume o a puntate in riviste), la P. si è conquistata un pubblico vasto e fedele e un ruolo di primo piano nelle vicende del romanzo ''rosa'' italiano, contribuendo in maniera decisiva al rinnovamento in senso ''realistico'' di questo genere.
Merito costante della narrativa della P. è stato quello di saper ''aggiornare'' a una realtà femminile in rapido mutamento le strutture, apparentemente immodificabili, del romanzo rosa. I caratteri femminili descritti dalle sue pagine, e gli stessi eventi raccontati, sono così molto distanti da quell'idillica e statica visione della natura muliebre tipica, per es., dei romanzi di Liala. Nel secondo dopoguerra, la fisionomia di scrittrice della P. si venne via via precisando con titoli quali La lunga notte (1946), Sposare lo straniero (1947), nei quali si è potuto scorgere un "riuscito timbro neorealistico", e poi Inchiesta su Marianna (1955), Lungo sogno in autostop (1959), Angela e Johnny (1960), L'hostess con gli occhi di ghiaccio (1968), I nostri folli amori (1979), Dannata e felice (1980). Della P. − che usò anche alcuni pseudonimi, come quello di Greta Granor − non andrà dimenticata l'elegante traduzione di La luna è tramontata di J. Steinbeck (1944).
Bibl.: N. Aspesi, in la Repubblica, 6 agosto 1986; G. Nascimbeni, D. Tedesco, in Corriere della Sera, 6 agosto 1986; AA.VV., Intorno al rosa, Verona 1987; A. Arslan, M.P. Pozzato, Il rosa, in Letteratura italiana. Storia e geografia, a cura di A. Asor Rosa, Torino 1989, pp. 1044-45; O. Del Buono, in La Stampa, 19 febbraio 1994.