LUCCIOLE (lat. scient. Lampyridae; fr. vers luisants; sp. luciérnagas; ted. Leuchtkäfer; ingl. glow-worms, fire-flies)
Famiglia d'Insetti Coleotteri (v.) Malacodermi, caratteristici per la luminosità di una parte del corpo. Le uova, interamente luminescenti, vengono deposte libere e isolate sulle erbe o sul terreno fra i detriti vegetali. Le larve sono allungate, depresse, con capo piccolo e retrattile, fornite di una leggiera luminosità diffusa, e si nutrono predando attivamente specialmente i Molluschi terrestri; le loro mandibole lunghe e falcate sono percorse da un canalino attraverso il quale viene iniettato nella preda un liquido intestinale che digerisce in sito i tessuti della vittima (digestione esterna; v. insetti). Gli adulti sono insetti piccoli, allungati, a tegumento poco consistente, con grandi occhi e con il capo nascosto (in parte o del tutto) sotto il pronoto dilatato; il loro apparato boccale è molto ridotto e parecchi non si nutrono affatto. In alcuni generi (Luciola, Phausis) le femmine non volano e in altri (Lampyris, Phosphaenus) sono sprovviste completamente di ali e di elitre, e larviformi. La luce (giallo-verdastra pallida) emessa dalle lucciole serve quale richiamo sessuale; è continua nelle forme attere, intermittente in quelle alate; gli organi che la producono sono localizzati negli ultimi segmenti addominali e sono costituiti fondamentalmente di uno strato esterno fotogeno di tessuto parenchimatoso (adiposo) fittamente percorso da diramazioni tracheali e nel quale una ossidasi (luciferasi) agisce sulla luciferina dando una luce fredda (i pochi raggi chimici vengono trasformati in radiazioni luminose specialmente da una sostanza fluorescente contenuta nel sangue, la piroforina); tale luce è riflessa da un sottostante strato riflettente di cellule adipose infarcite di concrezioni uriche (v. coleotteri, tav. a colori).