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LUCANIA e BRUZIO

di Pietro Romanelli - Enciclopedia Italiana (1934)
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LUCANIA e BRUZIO

Pietro Romanelli

. Nella divisione augustea dell'Italia la Lucania e i Bruzî formarono, uniti, la terza regione: limiti di essa a settentrione, verso la Campania, e ad oriente, verso l'Apulia erano rispettivamente il basso corso del Silaro (oggi Sele) e il Bradano: da quest'ultima parte pertanto Metaponto, con il suo territorio, entrava nella Lucania. Questa era a sua volta divisa dai Bruzî dal fiume Lao (Laino) sul Tirreno, dal Sibari (Coscile) e dal corso inferiore del Crati sullo Ionio. La regione, che nel periodo preromano aveva visto fiorire sulle sue coste le molte e ricche colonie greche, aveva ormai, dopo le molte guerre combattute sul suo territorio, fra Greci e Lucani, fra Lucani e Romani, dei Romani contro Pirro e contro Annibale, e il conseguente spopolamento, perduta gran parte della sua prosperità economica: così durante tutto l'impero la parte che essa rappresenta nella vita d'Italia è di secondaria importanza. Nella Lucania, paese arido e montuoso, sono larghe estensioni di pascoli e di terre quasi deserte: scarsissime sono le città; i Bruzî conservano un poco di floridezza soltanto nelle zone più prossime al mare, soprattutto sul versante tirreno. Dal punto di vista amministrativo, quando dalla metà del sec. II d. C. si ebbero anche per l'Italia funzionarî imperiali (iuridici, procuratores ad alimenta, ecc.) la terza regione fu assai spesso riunita con la seconda, l'Apulia, o con la parte estrema peninsulare di essa, la Calabria, l'attuale penisola salentina.

Con la riforma dioclezianea la regione acquistò ordinamento autonomo di provincia, retta da un corrector; i suoi confini vennero tuttavia leggermente mutati, in quanto, verso Oriente, ne fu distaccata Metaponto, passata alla Calabria, e verso settentrione le fu invece aggregato il territorio di Salerno, che prima faceva parte della Campania; mutarono fors'anche i confini interni fra la Lucania e i Bruzî: ché Buxentum passò da questi a quella. La residenza del corrector, che era alle dipendenze del vicarius Urbis Romae, era normalmente a Reggio (Rhegium Iulium): sembra però che talvolta esso si trasportasse a Salerno.

Arteria principale della regione era la via Popilia, costruita nel 159 a. C. dal censore M. Popilio Lenate (secondo altri nel 132 dal console P. Popilio); essa, venendo da Capua, entrava, attraverso il Silaro, nella Lucania, e, tenendosi dapprima nell'interno lungo la valle del Tanagro e l'alta valle del Crati, e scendendo poi sul mare, raggiungeva Reggio: sue stazioni principali erano Acerronia, Forum Popilii, Marcelliana, Nerulum, Consentia, Tempsa, Vibo Valentia, Tauriana, Rhegium.

Dalla Popilia una strada si distaccava a Nerulum, e per Grumento e Potenza, le uniche due città notevoli dell'interno della Lucania, si dirigeva verso Venosa: l'ultimo tratto di essa verso l'Apulia coincideva con la via Erculia. Altre due vie stabilivano le comunicazioni lungo i due litorali: una da Tempsa a Paestum sul Tirreno, l'altra da Reggio a Metaponto sullo Ionio; un'ultima breve strada tagliava la punta dello stivale, nel punto più stretto, da Vibo Valentia a Squillace.

Bibl.: H. Nissen, Italische Landeskunde, II, ii, Berlino 1902, pag. 888 segg.; Honigmann, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIII, col. 1541 segg.; Corp. Inscr. Lat., X, p. 1 segg.

Vedi anche
Acerenza Comune della prov. di Potenza (77,1 km2 con 2705 ab. nel 2007), situato su un colle nei pressi del fiume Bradano. Colonia romana ( Acerentia), con la conquista normanna (1041) e il passaggio agli Svevi assunse un influente ruolo militare e commerciale; decadde nel sec. 16°. Impero Bizantino Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.  storia ● L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo già con la riforma di Diocleziano (284-305). Col trasferimento della capitale dell’Impero a Bisanzio ... Mar Tirreno Bacino del Mediterraneo occid. compreso tra le coste orient. della Corsica e della Sardegna, quelle settentr. della Sicilia e quelle occid. dell'Italia centromeridionale. Fu detto dai romani anche Mare Tuscum o Inferum, non comprendendovi il Mar Ligure, e talora denominato anche Mare Sardoum per designare ... Basilicata Regione dell’Italia meridionale (9994 km2 con 591.338 ab. nel 2007; densità di 59 ab./km2), compresa tra Puglia, Campania e Calabria, bagnata per breve tratto dal Tirreno, a SO (tra Sapri e Scalea) e dallo Ionio, a SE (tra Nova Siri e Metaponto). È divisa nelle due province di Potenza (capoluogo di regione) ...
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Vocabolario
lucànica
lucanica lucànica (e lugànica) s. f. – Forme italianizzate del settentr. luganiga (v.).
M. E.
M. E. – Abbreviazione di Medio Evo (medioevo), usata talvolta in opere di carattere storico.
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