Giornalista e commediografo spagnolo (Madrid 1897 - ivi 1975), figlio di Torcuato L. de T. y Álvarez Ossorio, al quale successe (1929) nella direzione dell'ABC. Tradizionalista e monarchico, fu arrestato due volte dopo la proclamazione della repubblica (1931), ma riuscì a evadere nella zona nazionale durante la guerra civile. Rientrato a Madrid (1939) e ripresa la pubblicazione del giornale, dovette lasciarlo poco dopo per un commento sgradito al governo. Nominato (1941) ambasciatore nel Cile, dal 1943 riprese la sua attività di pubblicista e di commediografo. Tra le sue commedie: La condesa María (1925), Las canas de Don Juan (1925), ¿Quién soy yo? (1935), De lo pintado a lo vivo (1944), El cóndor sin alas (1951), Don José, Pepe y Pepito (1952), ¿Dónde vas Alfonso XII? (1957), Historia de un crimen (1964). È anche autore del libretto di una "zarzuela" molto popolare, El huésped del Sevillano, di cui uno dei personaggi è Cervantes.