ALAMÁN, Luca
Nacque nel 1792 a Guanajuato (Messico) nel 1792; a 18 anni, quando Guanajuato fu presa dal liberatore Michele Hidalgo, passò a Messico, dove studiò scienze fisiche e naturali, proseguendo gli studî in Europa, donde ritornò nel 1820. Eletto deputato alle Cortes di Spagna, affermò la necessità che si formassero in America governi autonomi e si proclamasse tosto, d'accordo con la Spagna, la loro indipendenza. Diventato ministro, si adoperò affinché la Spagna riconoscesse l'indipendenza dei paesi ispano-americani, e questi a loro volta si unissero in una lega politica; e stipulò un trattato con gli Stati Uniti d'America perché riconoscessero come confini col Messico quelli stabiliti con la Spagna nel 1819. Fondò nel 1823 l'Archivio nazionale e nel 1825 il Museo di archeologia, storia e scienze naturali. Promosse l'introduzione nel Messico di capitali inglesi per lo sfruttamento delle miniere, controbilanciando così l'influenza nordamericana. Ministro per la seconda volta nel 1853, tentò di trasformare il regime federalista del paese in un regime accentrato. Morì nello stesso anno. Le sue opere più importanti: Disertaciones sobre la historia de la república mejicana hasta su independencia, Messico 1844-1849, e Historia de Méjico desde los primeros movimientos que motivaron su independencia en el año 1808 hasta la presente época, Messico 1849-1852, mostrano ristrettezza di giudizî e partigianeria politica, ma per l'altezza dei costanti servigi resi al suo paese, egli merita di essere considerato come uno dei fondatori della nazione messicana.
Bibl.: Le indicazioni in V. Agüeros, Biblioteca de autores mejicanos, Messico 1899, XXV, vanno completate con le sue Memorie ufficiali e con la lettera dell'A. ad Antonio López de Santa Anna (23 marzo 1853). Cfr. A. de la Pena y Reyes, Lucas Alamán, Messico 1924.