LU HSÜN (pseudonimo di Chou Shu-jen)
Scrittore cinese, nato nel 1881 a Shao-Hsing-Hsien, nella provincia del Che-kiang, e morto a Shanghai il 19 novembre 1936. Nel 1904, in Giappone con una borsa di studio, si iscrisse alla Facoltà di medicina dell'università di Sendai. La sua attività letteraria si iniziò nel 1907 e fu di carattere essenzialmente politico, rivoluzionario ed antimancese. Nel 1909 ritornò in Cina dove, stabilitosi il nuovo governo rivoluzionario a Nanchino, fu nominato professore di storia del romanzo cinese presso l'università di Pechino (1920) e, successivamente, presso la Scuola normale superiore della stessa città (1921). La sua posizione politica fu sempre incerta, cosicché dai rivoluzionarî del Kwo-min t'ang fu sospettato di essere troppo comunista, mentre dai comunisti gli fu rimproverato un atteggiamento non deciso. Nel 1926 dovette abbandonare Pechino e, minacciato di arresto, riparò ad Amoy e, successivamente, a Canton. Dopo il 1930, fu a Shanghai guida ormai riconosciuta dei giovani scrittori cinesi di sinistra.
Fu apprezzato scrittore di novelle, nelle quali introdusse scene della tipica vita cinese, scritte nella lingua parlata, non rifuggendo neppure dalle espressioni dialettali. Le più note, fra queste, oltre alla più famosa, la Vera storia di Ah Q, sono: Ritorno all'antico villaggio, Diario di un pazzo ed altre, tutte raccolte sotto il titolo Ne Han (Grida) e Fan Huang (Confusione). Scrisse anche una Storia del romanzo cinese. Una edizione completa delle opere, non comprendente le numerose traduzioni, è stata pubblicata in 30 volumi sotto il titolo Lu Hsün San Shih Nien Chi (1946). Le novelle hanno avuto molti traduttori europei: la Vera storia di Ah Q è stata tradotta in inglese da G. H. Leung (The True history of Ah Q, Shanghai 1926); da Wang Chi-chen, Ah Q and others (New York 1941).