LOUVRE E 826, Pittore di
Ceramografo attico operante circa il secondo venticinquennio del VI sec. a. C. Gli sono assegnate un gruppo di anfore ovoidali che per forma e sintassi decorativa rimangono ai margini del Gruppo Tirrenico (v.). In contrasto peraltro alla narrativa diffusa e meccanica delle anfore tirreniche, nelle opere del nostro pittore la decorazione figurata appare sempre estremamente concisa, limitata generalmente a una coppia di sirene o sfingi affrontate in posizione araldica. Solo in qualche caso superando l'interesse puramente decorativo di questi gruppi una figura estranea isolata, amazzone (?) o cacciatore (Vaticano 310) viene a introdurre imprecisate allusioni narrative. Così per il tipo di vaso impiegato, come per i motivi decorativi o le figure leggere e appuntite è estremamente difficile separare il Pittore del L. E 826 dal Gruppo di Rodi 6474 che J. D. Beazley inserisce immediatamente prima di esso.
Bibl.: J. D. Beazley, Black-fig., 1956, p. 91.