Ratisbonne, Louis
Scrittore e giornalista francese (Strasburgo 1827 - Parigi 1900). Studiò nella sua città natale e a Parigi, dove intraprese una carriera amministrativa che abbandonò all'avvento del Secondo Impero (1852) per darsi al giornalismo e alla letteratura. Dal 1853 al 1876 collaborò al " Journal des Débats ". Candidato senza successo alle elezioni politiche del '71, venne di lì a poco nominato bibliotecario del palazzo di Fontainebleau in sostituzione del dimissionario O. Feuillet. Nel '74 divenne bibliotecario del Senato. Si fece conoscere con la traduzione in versi della Commedia, pubblicata in tre volumi che vennero premiati, tutti e tre, dall'Académie Française: La Divine Comédie... traduite en vers, tercet par tercet, avec le texte en regard..., Parigi (Enfer 1854, Purgatoire 1857, Paradis 1859). Scrisse ancora un saggio su Heine (1855), dei versi e un dramma in un atto, pure in versi, Héro et Léandre (1859); riunì articoli di critica letteraria e si dedicò infine con passione alla letteratura infantile (una sua raccolta di favole morali, La Comédie enfantine [1860] ebbe un grande successo). Curò la pubblicazione delle opere postume di de Vigny, di cui fu l'esecutore testamentario.
La traduzione della Commedia è frutto di molta cura e venne eseguita con l'assidua assistenza dell'amico Daniele Manin. Abbastanza fedele all'originale adotta, per le terzine, lo schema AAB CCB. Il Lamartine elogiò con particolare calore la traduzione di R. che ritiene superiore a quella in prosa di Lamennais e afferma che il traduttore " n'a pas seulement rendu le sens, il a rendu la forme, la couleur, l'accent, le son. Il a communiqué au mètre français la vibration du mètre toscan; il a transformé, à force d'art, la période poétique français en tercets du Dante. Ce chef-d'oeuvre de vigueur et d'adresse dans le jeune écrivain est tout à la fois un chef-d'oeuvre d'intelligence de son modèle ". La traduzione di R. ricorda a Lamartine quella, " jusqu'ici inimitable, des Géorgiques de Virgile par l'abbé Delille: mais le Dante, poète abrupte, étrange, sauvage et mystique tout ensemble, est mille fois plus inaccessible à la traduction que Virgile ".
Bibl. - A. De Lamartine, Traducteurs et commentateurs du D., in Souvenirs et portraits, III, Parigi 1872; G. Maugain, D. en France au XIX siècle, in " Publications de la Fàculté des Lettrés de l'Université de Strasbourg " X (1922).