Diplomatico e storico (Parigi 1753 - ivi 1830), figlio di Philippe-Henri, parente di M.-J. La Fayette, con cui combatté in America (1782); entrato in diplomazia, fu ambasciatore presso Caterina II di Russia (1784-89). Scoppiata la Rivoluzione (1789) S., monarchico liberale, non ebbe il gradimento di Pio VI quale ambasciatore a Roma e fu inviato a Berlino (1792). Deputato al corpo legislativo (1801), fu creato da Napoleone consigliere di stato (1802), conte dell'Impero e senatore. Con la Restaurazione fu pari di Francia (1814), ma, avendo sostenuto Napoleone nei Cento giorni, fu privato della dignità (1815) che riacquistò solo nel 1819. Conservò le sue posizioni liberali e accolse con entusiasmo la rivoluzione del 1830. Membro dell'Académie française (dal 1803), lasciò numerose commedie e racconti, e soprattutto un Tableau historique et politique de l'Europe de 1786 à 1796 (1801), e dei Mémoires (1824). Tutte le sue opere sono raccolte nelle Oeuvres complètes (34 voll., 1834 segg.).