BOILLY, Louis-Léopold
Pittore, nato a La Bassée (Nord) il 5 giugno 1761, morto a Parigi il 4 gennaio 1845. Dopo un periodo di studio a Douai e ad Arras, venne a Parigi nel 1785, e vi si fermò sino alla morte (1845). Ammiratore del Terburg e di G. Dou, contemporaneo del Taunay e del Drolling, fu il più abile, fecondo e popolare pittore di genere del periodo rivoluzionario e degl'inizî del secolo XIX. Poco attratto dalla rappresentazione di scene storiche (Triomphe de Marat, a Lilla), si è maggiormente dedicato alla vita famigliare e aneddotica di Parigi: Une réunion d'artistes dans l'atelier d'Isabey (Louvre), Houdon dans son atelier (Cherbourg), Le départ des conscrits (Museo Carnavalet), l'Averse (Louvre). Le sue innumerevoli scene galanti furono rese popolari dall'incisione: Le cadeau, L'amour couronné, Les chagrins de l'amour, Le vieu jaloux. Lo stesso B. si dedicò alla litografia, scoperta nel 1818, lasciando tavole interessanti: il suo quadruplice autoritratto, La partie d'écarté, vicino a serie grossolane come Les grimaces, che tuttavia hanno potentemente influito sul Daumier.
Sotto l'impero e la restaurazione, il B. fu celebre specialmente come ritrattista, ma le migliaia di piccoli ritratti, buttati giù in fretta e furia, non debbono far dimenticare un'opera come La famille Gohin (Parigi, Musée des arts décoratifs). Si son potute rimproverare al B. le disuguaglianze del suo stile, la sua pennellata troppo liscia e minuziosa, il colorito asciutto e spesso maiolicato, il suo amore per le cose artefatte, ma bisogna riconoscere in lui la profonda conoscenza del disegno e della composizione dovute specialmente all'influenza del David, l'acuto spirito, la precisione dell'osservazione, e, in alcune sue opere, come per esempio Le triomphe de Marat, Les amateurs d'estampes, la pastosità e l'anima del colore, che fa trillare una scala di grigi, sordi e luminosi nello stesso tempo.
Bibl.: H. Harisse, L.-L. Boilly, peintre, dessinateur et litographe. Sa vie et son ouvre, Parigi 1898; F. Berker, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910 (con la bibl. precedente); P. Marmottan, Le peintre L. B., Parigi 1913.