PICARD, Louis-Joseph-Ernest
Avvocato e uomo politico francese, nato a Parigi il 24 dicembre 1821, morto ivi il 13 maggio 1877. Dedicatosi all'avvocatura, restò estraneo alle vicende della politica fino all'indomani del congresso di Parigi. Favorevole alle idee democratiche, fu eletto deputato al consiglio legislativo (1858), dove nel "Gruppo dei Cinque" si fece notare per mirabili doti di eloquenza e per la tenace opposizione al Secondo Impero, specie durante gli anni 1863-1869. Fondatore dell'Électeur libre, di cui suo fratello fu redattore capo, si staccò da E. Ollivier, quando questi diventò ministro di Napoleone III. Dopo la caduta dell'impero, il P. fu ministro delle Finanze nel governo di difesa nazionale, deputato all'Assemblea nazionale, ministro degl'Interni dal febbraio al marzo 1871. Lottò contro la Commune e il 31 ottobre riuscì a salvare i suoi colleghi arrestati dai comunardi. Ministro plenipotenziario nel Belgio dal novembre 1871, si dimise dopo il 24 maggio 1873 per riprendere il suo posto di lotta contro i bonapartisti. Senatore inamovibile dal 1875, fu tra i più autorevoli capi del centro nella camera alta. Oltre alcune cose minori, sono a stampa i suoi Discours parlementaires (voll. 4, Parigi 1882-90).