BOUILHET, Louis-Hyacinthe
Nacque a Cany (Seine-Inférieure) il 20 maggio 1821 (N. N. Oursel, Nouv. biographie normande, ad voc.; nella notizia biografica preposta dal Flaubert alle Dernières chansons, 27 maggio 1822); morí a Rouen, ov'era bibliotecario della biblioteca civica dal 1865, il 18 luglio 1869. Lasciò due raccolte di versi, Festons et astragales e Dernières chansons, che provano la sincerità della sua vocazione poetica, ma che mostrano soprattutto l'intensità con cui ha echeggiato nel suo spirito, non vasto, ma aperto, delicato, vibrante, la poesia dei grandi lirici allora di moda, del Musset particolarmente. Amico intimo del Flaubert, tentò di salire anche lui dal lirismo frammentario e inorganico dei primi romantici ad un'arte più sapiente, più ricca di vita reale, meglio intonata con l'atmosfera scientifica dei tempi. Il suo poema Les fossiles (1854) è la sua cosa migliore in tal senso. Nel lungo poema Mélønis (1851), quadro delle abbiezioni e delle crapule imperiali romane, nei suoi drammi storici (Madame de Montarcy, 1856; Faustine, 1864; La conjuration d'Amboise, 1866; Aissé, postumo), nei drammi di vita moderna (L'oncle Million, 1860; Hélène Peyron, 1858), tutto ciò che può fare del Bouilhet un precursore del Parnasse resta cosa fredda ed inerte; unica nota una una specie di melopea sentimentale secondo i modi del Musset o di Victor Hugo che di tanto in tanto erompe, luce poetica che rischiara a tratti la trama grossolana ed ingenua, senza tuttavia riuscire a pervaderla. Il suo teatro rappresenta una ripresa romantica; e interessa storicamente solo come una delle tante reazioni alla scuola ponsardiana del buon senso.
Bibl.: E. Frère, L. B. Son milieu, ses hérédités. L'amitié de Flaubert, Parigi 1908; L. Letellier, L. B. Sa vie et ses øuvres d'après des documents inédits, Parigi 1919. Per l'influsso esercitato sul B. dal Flaubert, v., oltre alle principali opere su quest'ultimo, A. Join Lambert, Préface de Mélønis et notice sur les variantes manuscrites de B. et sur les corrections de Flaubert, Évreux 1900; E. Maynial, Gustave Flaubert et Louis Bouilhet, in Mercure de France (novembre 1912); M. Souriau, L. B. romantique et parnassien, in Revue des cours et conférences (1° luglio 1926); A. Albalat, G. Flaubert et ses amis, 15ª ed., Parigi 1926.