BOULANGER, Louis
Pittore, nato a Vercelli l'11 marzo 1806, morto poveramente a Parigi il 5 marzo 1867. Fu scolaro di Lethière e, dal 1860, direttore della Scuola di Belle Arti di Digione. Il suo Supplice de Mazeppa, esposto al Salon del 1827, fu come il manifesto della pittura romantica. Le circostanze han fatto si che quel quadro fosse collocato nel Museo di Rouen poco lontano dal Triomphe de Trajan di Delacroix, e tale vicinanza non ci permette più oggi di ingannarci sulla distanza che separa il pittore del Romanticismo dal pittore dei romantici. Ma non sarebbe giusto ricordare dell'opera del B. solo quel tanto che si ispira alla letteratura. Se è certo infatti che egli mancò di temperamento artistico, è pur vero che i problemi tecnici non lo lasciarono sempre indifferente e che il sentimento drammatico che seppe trarre dai contrasti di luce e d'ombra basterebbe a salvarlo dall'oblio. Alcune delle sue litografie illustrano i temi favoriti dei romantici, come p. es. Le Sabbat (1828), Les Fantômes (1829), Lénore (1834). Il Triomphe de Pétrarque (1836), che gli valse le celebri terzine di Th. Gautier, è stato ritrovato recentemente. Alla medesima epoca appartengono i suoi ritratti migliori. Quello di Balzac (1837), donato dal romanziere a M.me Hanska, è scomparso. Una preziosa seppia, offerta al Museo di Tours dal barone Larrey nel 1837, forse ce ne offre il migliore ricordo. Il museo di Victor Hugo conserva il ritratto di Adèle Hugo dipinto nel 1839.
Bibl.: De Lescure, Louis Boulanger, in Gaz. de France, 1859; M. de Montefauc, Les romantiques, Parigi 1878; E. Chesneau, Peintres et statuaires romantiques, Parigi 1880, p. 99; Champfleury [Jules Fleury], Vignettes romantiques, Parigi 1883; H.V., in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, IV, Lipsia 1910; A. Marie, Le peintre poète Louis Boulanger, Parigi 1925; H. Focillon, La peinture au XIXe siècle, Parigi 1927, pp. 247-48.