Uomo politico (Decize, Nivernese, 1767 - Parigi 1794). Ufficiale della Guardia nazionale e poi (1792) deputato alla Convenzione per il dipartimento dell'Aisne, combatté il federalismo girondino, propugnando una decisa concentrazione dei poteri. Entrato nel Comitato di salute pubblica (maggio 1793), amico di Robespierre, ebbe parte di primo piano nella difesa del territorio nazionale con le missioni svolte presso le armate del Reno (ott. 1793) e del Nord (genn. 1794). Presidente (19 febbr. 1794) della Convenzione, attaccò gli hebertisti e i dantonisti; difensore coraggioso degli ideali repubblicani, fu nel giugno a fianco del gen. J.-P. Jourdan, e anche suo merito fu la vittoria di Fleurus. Rientrato a Parigi, il 9 termidoro (27 luglio) tentò di salvare Robespierre con un discorso conciliante tenuto alla Convenzione; sconfitto, con l'amico salì sulla ghigliottina. Aveva pubblicato nel 1789 un poema satirico volterriano e nel 1791 l'Esprit de la révolution et de la constitution de France, ispirato a Montesquieu; postumi, nel 1800 furono editi i suoi Fragments d'institutions républicaines, le cui idee avevano avuto grande influenza sulla costituzione del 1793.