ADAMIČ, Louis
Scrittore e saggista, nato a Blato (Carniola) il 23 marzo 1899. Per sottrarsi allo stato ecclesiastico, cui la famiglia lo destinava, fuggì a 14 anni negli Stati Uniti, dove fece i più diversi mestieri; cominciò a scrivere nel 1928 mentre lavorava ancora da operaio.
Nel 1931 pubblicò Dynamite, studio sul movimento dei lavoratori in America, tradotto in numerose lingue. Dei problemi sociali e della condizione degli immigranti, specie della "seconda generazione" e del loro contributo alla formazione di una civiltà americana, continuò ad occuparsi in: Laughing in the Jungle, 1932; The Native's return, 1934, sul suo viaggio in Iugoslavia, in cui la cultura europea è riscoperta con sorprendente vivezza e novità; My America, 1938; e anche nei romanzi Grandsons, a story of American lives, 1935; Cradle of life, the story of one man's beginnings, 1936; nelle novelle (Lukas, king of the Balukas, 1935) e negli altri scritti, suggeritigli da considerazioni sull'ultima guerra: rom many lands, 1940; Two-Way Passage, 1941; Whats' your name, 1942; My native land, 1943; A Nation of Nations, 1945; Dinner at the White House, 1945
Bibl.: C. McWilliams, L.A. and shadow-America, Los Angeles 1935.