AGLI, Lotto
Figlio di Ugolotto di Aglio, fu giudice in Bologna nel 1266 e nelle Marche l'anno successivo. Viene ricordato nel 1273, a Firenze, come "doctor legum". Fu "expromissor" guelfo alla pace del cardinai Latino per il Sesto di Porta del Duomo (1280) e priore a Firenze nel 1285. Molti gli incarichi fuori di città: capitano del popolo a Cremona (1277), a Modena (1282); podestà a San Miniato (1282), a Lodi (1284), a Brescia (1287), a Cremona (1288), a Pistoia (1290), a Borgo San Sepolcro (1291), ed ancora a San Miniato, come capitano, nel 1293. Sembra si sia impiccato essendosi scoperto che aveva dato un consiglio falso in giudizio.
Alcuni commentatori di Dante (Lana ed Anonimo fiorentino) credono di ravvisare in lui la figura del canto XIII dell'Inf. vv. 139-151), tra i suicidi trasformati in piante silvestri. Ma Benvenuto da Imola lo mette in dubbio; il Davidsohn fail nome di un Mozzi.
Fonti e Bibl.: Benvenuto da Imola, Comentum super Dantis Aldigherii comoediam, I, Firenze 1887, p. 460; Marchionne di Coppo Stefani, Cronaca fiorentina, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XXX, 1, a cura di N. Rodolico, p. 60; Delizie degli Eruditi toscani, IX, Firenze 1777, pp. 84 e 105; Comedia di Dante degli Allagherii col commento di Iacopo della Lana, bolognese, a cura di L. Scarabelli, I, Bologna 1866, p. 260; Commento alla Divina Commedia d'Anonimo fiorentino del sec. XIV, a cura di P. Fanfani, I, Bologna 1866, p. 330; A.M.H.J. Stokvis, Manuel d'histoire, de généalogie a de chronologie, III, Leide 1890-1893, pp. 780-801; R. Davidsohn, Geschichte von Florenz, II, 2, Berlin 1908, pp. 222-223; IV, 3, Berlin 1927, pp. 129, 381; Id., Forschungen..., IV, Berlin 1908, pp. 484, 565, 566, 567, 568.