Los Angeles
geografia umana ed economica
di Pasquale Coppola
Città degli Stati Uniti, ubicata nella California meridionale. La popolazione ammontava a 3.694.820 ab. al censimento del 2000, e a oltre 3.800.000 a stime del 2005, con un incremento del 10% circa rispetto ai precedenti quindici anni. L'area metropolitana resta la seconda del Paese, con quasi 12,9 milioni di individui. Una consultazione municipale ha respinto nel 2002 la richiesta di distacco delle periferie agiate (Hollywood e San Fernando Valley); all'accusa di occuparsi solo dei nuclei centrali ad alta densità, l'amministrazione ha cercato rimedio istituendo una novantina di consigli di quartiere. A differenza di molte grandi città statunitensi, le aree centrali non hanno perso abitanti grazie a continui flussi migratori, alimentati per lo più dal vicino Messico e dall'America Latina: del resto, L. A. è, con Miami, la metropoli che annovera la più alta quota di residenti (oltre il 40%) nati fuori degli Stati Uniti (solo per un terzo naturalizzati). La vasta differenziazione etnica contribuisce a fare di L. A. una città globale, con i latinos, che hanno espresso il sindaco nel 2005, pari ormai a un terzo degli abitanti censiti; la seconda comunità immigrata è quella asiatica (circa il 16%). A partire dagli anni Novanta gli scontri tra gang etniche, che insanguinavano soprattutto South L. A. e l'area portuale, sono stati contenuti, facendo risalire l'indice di sicurezza.
Permane notevole nell'area metropolitana la concentrazione di attività economiche di vario tipo, a cominciare dai comparti aeronautico e aerospaziale, delle telecomunicazioni, dell'informazione e dello spettacolo, della salute e della medicina; ma anche le banche, la finanza, i trasporti e il turismo alimentano i cospicui livelli dei redditi locali. Al servizio della regione opera il sistema portuale di L. A.-Long Beach, con un movimento commerciale complessivo di 85 milioni di tonnellate.
La città ha retto bene l'urto di un forte terremoto nel 1994, ma incontra difficoltà nel fronteggiare l'inquinamento atmosferico: la scarsa mole delle precipitazioni annue (sotto i 400 mm) contribuisce a tenere pericolosamente alti i livelli di polveri sottili e di ozono.