LITTA, Lorenzo
Nacque in Milano da Giulio Pompeo (v. litta) il 23 febbraio 1756. Fu in giovane età insignito dell'ufficio di protonotario apostolico: nel 1793 fu creato arcivescovo titolato dì Tebe e inviato nunzio pontificio in Polonia, sconvolta dai moti capitanati da T. Kościuszko. Ivi egli seppe destreggiarsi con tatto, così da essere nel 1797 spedito quale legato a latere a Mosca in occasione dell'incoronazione di Paolo I. Delegato apostolico a Pietroburgo, trattò gli affari religiosi molto abilmente col governo russo ottenendo l'erezione di sei nuove diocesi di rito latino e di tre di rito greco. Il 23 febbraio 1801 Pio VII lo creò cardinale riservandolo in pectore e ne rese pubblica l'elezione il 28 ottobre di quell'anno stesso. Per le vicende politiche di quel tempo nel 1808 lasciò Roma e si trasferì a Milano; ma nell'anno seguente, avendo ricusato d'intervenire alle nozze di Napoleone I con Maria Luisa, fu mandato in esilio e confinato prima a Saint-Quentin, indi a Fontainebleau e poi a Nîmes. La coltura dei buoni studî leniva al L. i disagi della relegazione, durante la quale tradusse in italiano l'Iliade. Ritornato con Pio VII a Roma, nel 1814, fu eletto prefetto di Propaganda Fide e nel 1818 cardinale vicario. Era vescovo di Sabina e nella sua diocesi morì il 1° maggio 1820.