GUALTIERI, Lorenzo, detto anche Lorenzo Spirito
Fecondo rimatore e soldato di ventura, nacque a Perugia intorno al 1425 e morì nel 1496. Il G. è autore d'un poema in ventun capitoli ternarî, intitolato la Fenice, fiacca imitazione dei Trionfi petrarcheschi; d'un canzoniere amoroso; d'una visione in più capitoli, lungo lamento di Perugia intitolato Il Publico; d'una versione in terzine degli ultimi cinque libri delle Metamorfosi e d'un curioso Libro di sorti, ch'ebbe larga fortuna. Ma l'opera principale del G. è un poema di 101 capitoli ternarî intitolato Altro Marte, in cui narrò la gesta del famoso capitano di ventura Niccolò Piccinino, poi di Francesco e di Iacopo fino alla battaglia di Troia (1460).
Il poeta, che aveva seguito fedelmente i venturieri nella loro vita errabonda, forse fino al 1459 (quando si stabilì a Perugia, dove ebbe pubblici uffici e incarichi d'ambascerie), solo nel rievocare le loro vicende mostra qualche calore di sentimento, come fa specialmente nel capitolo proemiale in cui si scaglia contro Francesco Sforza e Ferdinando d'Aragona per la fraudolenta uccisione, da loro ordinata, di Iacopo Piccinino (1465). Di solito il racconto procede squallido e disadorno, in endecasillabi scorrevoli e a volte sonanti, ma senza nerbo, classicheggianti come voleva la moda del tempo e ricchi di forme dialettali.
Bibl.: A. Salza, L. S. G., in Raccolta di studii critici dedicata ad A. D'Ancona, Firenze 1901, p. 277 segg.; M. Iraci, L. S. G., Foligno 1912 (cfr. A. Salza, in Giorn. stor. d. lett. it., LXIV, 1914, p. 191 segg.).